Il vertice
Meloni vede Erdogan, intesa sui migranti sempre più vicina: ennesimo trionfo
È durato oltre due ore il bilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Dopo il colloquio, la cena ufficiale, sempre al palazzo Vahdettin, una delle residenze presidenziali a Istanbul. I due leader, stando a quanto si apprende, si sono confrontati su temi di rilevanza internazionale, alla luce anche della presidenza italiana del G7. Al centro della discussione le due guerre in corso, quella a Gaza e quella in Ucraina. La Meloni, come spiegato da fonti italiane, avrebbe espresso grande apprezzamento per i costanti sforzi di mediazione diplomatica di Ankara, con particolare riferimento alla mediazione sull'accordo sul grano in partenza dai porti ucraini.
Spazio, poi, al dossier migratorio con particolare riferimento alla Libia. In questo settore, i ministeri degli Esteri di entrambi i Paesi avrebbero intenzione di concludere presto un'intesa. Meloni ed Erdogan, dunque, avrebbero discusso del "rafforzamento della cooperazione migratoria, dove la collaborazione dello scorso anno ha portato ad una riduzione del 56% dei flussi irregolari lungo il corridoio Italia- Turchia". Il vertice, inoltre, sarebbe servito anche a rinsaldare il rapporto tra i due Paesi e a constatare l'eccellente stato delle relazioni economiche, con un interscambio commerciale che ha superato i 25 miliardi di euro. Senza dimenticare le buone opportunità economiche in Turchia per le aziende italiane, tra cui Leonardo, nonché la possibilità di organizzare quanto prima la Commissione congiunta economico commerciale (Jetco) assieme a un business forum.