Guerra

Striscia di Gaza, bombardata la Mezzaluna rossa. Israele: "Attaccati su sette fronti"

La guerra non si ferma. Nella giornata di martedì 26 dicembre alcuni "bombardamenti di artiglieria hanno preso di mira i piani superiori della sede della Mezzaluna Rossa Palestinese a Khan Yunis". A riferirlo è la stessa organizzazione umanitaria. Qui, viene riportato anche sui social, "si sono registrate numerose vittime tra le fila degli sfollati, poiché nell'edificio si trovano migliaia di loro". 

Sempre su X è apparso un appello alla Croce Rossa Internazionale attribuito ad Hamas. "Chiediamo al Comitato Internazionale della Croce Rossa di collaborare con le équipe della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese, che sono sistematicamente prese di mira in una serie di gravi attacchi da parte delle forze di occupazione israeliane, come testimoniato nel recente attacco alle squadre mediche della Mezzaluna Rossa a Jabalia e la conseguente distruzione delle sue ambulanze", si legge. E ancora: "Di fronte ai crescenti attacchi contro le équipe mediche da parte delle forze di occupazione, non troviamo alcuna giustificazione per l'assenza della Croce Rossa da una delle sue responsabilità fondamentali: fornire la protezione minima a queste équipe che operano in circostanze eccezionali mentre si sforzano di preservare le vite di civili messi in pericolo dall'atroce aggressione israeliana".

Eppure le accuse sono incrociate. Il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant, ha affermato che il Paese si trova nel mezzo di una guerra su sette diversi fronti, una guerra lunga e dura che avrà un prezzo altissimo. "Siamo in una guerra in più arene, siamo attaccati da sette settori diversi: Gaza, Libano, Siria, Israele, Iraq, Yemen e Iran", ha riferito di fronte alla Commissione Affari Esteri e Difesa.

L'esercito di Netantayahu non è comunque rimasto a guardare. "Abbiamo già reagito e agito in sei di questi fronti - ha voluto assicurare Gallant -, e qui lo dico nel modo più esplicito: chiunque agisca contro di noi è un potenziale bersaglio, non esiste immunità per nessuno". Da qui l'avvertimento: "Lo Stato di Israele saprà cosa fare, il sistema di sicurezza è in fase di preparazione, la realtà in cui siamo attaccati e trattenuti è corretta secondo il nostro giudizio e i risultati a Gaza sono visti e compresi da tutti".