Lo scacchiere
Cremlino, accuse all'Occidente: "Serbia, tecnica del colpo di Stato"
Anche nel giorno di Natale, la Russia di Vladimir Putin attacca l'Occidente. Secondo il Cremlino, infatti, l'Occidente tenta di scuotere la situazione in Serbia usando le tecniche dei "colpi di stato in 'stile Maidan'". Così alla TASS la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova commentando i disordini a Belgrado in seguito alle elezioni e alle accuse di brogli che hanno spinto a protestare in strada.
"I tentativi dell'Occidente collettivo di scuotere la situazione nel paese utilizzando le tecniche dei colpi di stato in stile Maidan sono evidenti", ha aggiunto Zakharova. "L'unica reazione possibile è il rigoroso rispetto della lettera e dello spirito della Costituzione del Paese, il rispetto della scelta del popolo serbo che ha votato per gli interessi nazionali del proprio Paese". Il presidente serbo Aleksandar Vucic, nel discorso d'emergenza alla nazione, ha detto che il tentativo di assaltare l'edificio dell'amministrazione comunale di Belgrado da parte dei sostenitori dell'opposizione filo-occidentale è stato provocato da un fattore esterno e mirava a minare la sovranità del paese. In precedenza il leader serbo aveva affermato che le proteste dell'opposizione e le dichiarazioni provocatorie non avrebbero avuto alcun risultato, poiche' nel paese "il potere cambia solo con le elezioni".
In questo contesto, si apprende che Putin sta programmando visite all'estero il prossimo anno, ma non all'inizio del 2024, "ora la cosa principale è l'agenda interna". Lo ha riferito a RIA Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Non proprio all'inizio dell'anno. Ora, ovviamente, la cosa principale è l'agenda interna", ha ribadito Peskov in risposta ad una domanda sulle previste visite all'estero del leader russo.