L'ex Repubblicano

Morto a 100 anni Henry Kissinger: i segreti del gigante della diplomazia

E' morto a 100 anni Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano. Kissinger e' morto nella sua casa nel Connecticut. Membro del Partito Repubblicano, fu Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford tra il 1969 e il 1977. Nel 1973 fu insignito del premio Nobel per la pace. All'inizio degli anni settanta Kissinger si rese protagonista di una innovativa politica estera, raggiungendo alcuni importanti successi per gli Stati Uniti, che gli valsero un grande prestigio internazionale e una crescente influenza all'interno dell'amministrazione Nixon. Peraltro, i suoi metodi politici 'spregiudicati', che non escludevano pesanti interferenze, anche militari, su governi e politici stranieri, per salvaguardare a tutti i costi il potere statunitense e impedire la sopravvivenza di realta' politiche ritenute ostili, come nel caso del Cile e dell'Argentina, sono stati aspramente criticati. 

"Il dottor Henry Kissinger, uno stimato studioso e statista americano, e' morto oggi nella sua residenza nel Connecticut", ha annunciato in un comunicato la Kissinger Associates. Nel comunicato in cui la Kissinger Associates ha annunciato la morte di Kissinger, viene spiegato che le esequie saranno in forma privata, mentre una cerimonia commemorativa si svolgera' a New York. Non e' stata fornita la causa del decesso. Kissinger era rimasto attivo anche da centenario, recandosi in Cina lo scorso luglio per incontrare il presidente Xi Jinping. 

L'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, morto all'eta' di 100 anni, ha lasciato un segno indelebile nella politica estera degli Stati Uniti nella seconda meta' del XX secolo. Ecco i cinque 'punti chiave' dell'ex Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di stato con i presidenti Richard Nixon e Gerald Ford dal 1969 al 1977: 

- DISGELO CON LA CINA: Henry Kissinger si reco' segretamente a Pechino nel luglio 1971 per costruire legami con la Cina comunista, aprendo la strada alla storica visita del presidente Richard Nixon a Pechino nel 1972. Questa mano tesa alla Cina ha posto fine all'isolamento del gigante asiatico e ha contribuito all'ascesa di Pechino, inizialmente dal punto di vista economico, sulla scena mondiale. 

- VIETNAM E NOBEL PER LA PACE: Henry Kissinger condusse, nella massima segretezza e parallelamente al bombardamento di Hanoi, i negoziati con Le Duc Tho per porre fine alla guerra del Vietnam. La firma di un cessate il fuoco gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1973, in 'comproprieta'' con i nordvietnamiti, che questi ultimi rifiutarono, sostenendo che la tregua negoziata non era stata rispettata. Kissinger non osa andare a Oslo, per paura di manifestazioni, e li' viene sostituito dall'ambasciatore americano. 

- SOSTEGNO ALLE DITTATURE: I detrattori di Kissinger sottolineano il suo sostegno ai colpi di stato in America Latina, in nome della lotta contro il comunismo, e in particolare in Cile, dove gli Stati Uniti contribuirono a portare al potere il dittatore Augusto Pinochet dopo il suicidio di Salvador Allende, nel 1973. 

- LE INVASIONI: La difesa dell'interesse generale degli Stati Uniti lo porto' anche ad appoggiare, piu' o meno tacitamente, diverse invasioni dell'epoca. Di qui il suo sostegno al presidente indonesiano Suharto, la cui invasione di Timor Est porto' alla morte di 200.000 persone nel 1975. E' anche il caso della Turchia, che nel 1974 si impadroni' di un terzo del territorio di Cipro e porto' avanti operazioni di destabilizzazione durante la guerra civile in Angola. 

- MEDIO ORIENTE: Henry Kissinger dedico' gran parte del suo tempo al Medio Oriente, organizzando in particolare un massiccio ponte aereo, l'Operazione Nickel Grass, per fornire armi all'alleato Israele dopo l'attacco a sorpresa contro i paesi arabi durante la festa ebraica dello Yom Kippur nel 1973. Ha poi inaugurato la "diplomazia navetta" negoziando con Israele, Siria ed Egitto, che sarebbero diventati un alleato chiave al di fuori della sfera di influenza di Mosca.