Caos in Spagna
Spagna, il sondaggio che stravolge tutto: Sanchez ha i giorni contati
Il malcontento dilaga in Spagna dopo la conferma del leader socialista Pedro Sanchez come presidente del governo per la terza volta. Lo dimostra l'ultimo sondaggio dell’Istituto Dym per il quotidiano spagnolo 20 Minutos: se si andasse a votare oggi, il partito popolare vincerebbe le elezioni con il 36,9%, quasi quattro punti percentuali in più rispetto al risultato ottenuto alle elezioni del luglio scorso, quando aveva ottenuto il 33,1%. Dunque, nonostante il ritorno ai vertici di Sanchez, reso possibile soprattutto dagli accordi con i separatisti, la volontà degli elettori appare più chiara che mai.
Lo stesso sondaggio registra, allo stesso tempo, un sensibile calo del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), il partito del presidente Sanchez: passa dal 31,7% delle elezioni di luglio al 29%. Il partito sovranista Vox e la piattaforma di sinistra Sumar della ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, si attesterebbero entrambi all’11,1%. In termini di seggi, quindi, i popolari (Pp) di Alberto Feijóoe e Vox di Santiago Abascal raggiungerebbero la maggioranza assoluta anche nella peggiore delle previsioni. Il Pp otterrebbe tra i 149 e i 155 deputati, rispetto ai 137 ottenuti a luglio, mentre Vox passerebbe dagli attuali 33 a un numero di seggi compreso tra 28 e 32. Messi insieme totalizzerebbero tra i 177 e i 187 deputati, un numero che consentirebbe loro di governare, visto che si tratta della metà più uno dei seggi al Congresso.
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