Il conflitto
Gaza, la guerra si sposta nei tunnel sotterranei: ora tocca ai robot
Ora che le forze israeliane sono entrate quasi completamente a Gaza, è probabile che il conflitto contro Hamas si sposti nei tunnel sotterranei costruiti proprio dal gruppo terroristico, e che si passi dal combattimento fisico a quello "tecnologico" attraverso i robot. La ragnatela di tunnel sotto Gaza, come si legge sul Messaggero, è stata costruita a partire dal 2006 e sarebbe profonda quanto venti o trenta piani di un palazzo. Lì i terroristi "nascondono i loro centri di comando, i bunker dove vengono stivate armi, esplosivi, giubbotti, granate, fucili di assalto AK-47, lanciamissili, razzi".
I bunker sotterranei di Hamas sono stati mostrati in un video diffuso dal portavoce dell'esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, che ha ripreso i tunnel al di sotto dell'ospedale pediatrico Rantisi di Gaza. Ed è lì, sotto la città, che si troverebbero da quasi quaranta giorni 240 ostaggi, 34 dei quali bambini o ragazzi. Ora i corpi speciali dell'esercito, un'unità di élite del Genio chiamata Yahalom, avranno un compito particolarmente delicato, visto che in quei tunnel ci sono anche dei civili. Questi militari sono stati addestrati proprio a compiti di ingegneria speciali tra cui il sabotaggio, la localizzazione e la distruzione di tunnel, la neutralizzazione di ordigni esplosivi e la bonifica di campi minati.
Tuttavia, vista l'alta probabilità che i terroristi abbiano seminato il percorso di trappole, la Yahalom farà largo uso di robot e dispositivi telecomandati. Questo, però, non basterà a rendere le cose più semplici, secondo un esperto di "Modern war" dell'Accademia militare statunitense, John Spencer: "Assomiglia più ad un combattimento in mare che in superficie". Senza contare che lì sotto ci si muove senza Gps e senza comunicazioni.