La neonata inglese
Indi Gregory, la battaglia continua: "Tutto rinviato a venerdì"
Ancora qualche ora di speranza per Indi Gregory, la neonata affetta da una grave patologia mitocondriale che le provoca gravi danni al corpo. Lo stop ai supporti vitali è slittato di nuovo. Lo ha fatto sapere il padre della bimba, spiegando che domani, venerdì 10 novembre, si pronuncerà l'Alta Corte del Regno Unito, a cui la famiglia della piccola ha presentato ricorso dopo la decisione dei giudici inglesi di spegnere le macchine.
Nei giorni scorsi la neonata ha ottenuto la cittadinanza italiana con un provvedimento "umanitario" di urgenza del governo di Giorgia Meloni, dopo che l'ospedale Bambino Gesù di Roma si è offerto di continuare ad assisterla. Alla piccola non si offrirebbe nessuna terapia innovativa, ma cure palliative. La sindrome di deplezione mitocondriale che ha Indi è un grave disturbo che compromette sia la qualità che l'aspettativa di vita. In particolare, impedisce alle cellule di produrre energia e ha effetti negativi su cervello, fegato, cuore e muscoli.
Al momento la neonata non è in grado di respirare senza le macchine. Se dovesse arrivare a Roma si eseguiranno nuovi approfondimenti diagnostici, anche se il quadro clinico appare già chiaro. La disponibilità offerta dall'ospedale di Roma ha come obiettivo solo quello di ristabilire un rapporto di fiducia tra medici e genitori.
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