Caos
Usa, assalto dei pro-Palestina al Congresso: mani sporche di sangue contro Blinken
Alta tensione al Senato Usa, dove un gruppo di manifestanti pro-Palestina ha interrotto il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Lloyd Austin. In Aula per presentare il pacchetto da 105 miliardi di dollari di aiuti militari che comprendono i 60 per l'Ucraina e i 14,3 miliardi per la guerra di Israele a Gaza, Blinken è stato raggiunto da una decine di dimostranti che sollevavano le mani tinte di rosso, a simulare il sangue e ad accusare gli Stati Uniti di responsabilità nel conflitto in Israele. "Subito il cessate il fuoco! Salvate i bambini di Gaza, America dov'è il tuo orgoglio". È quanto gridato dal primo dei dimostranti. Ma dopo che gli agenti hanno portato l'uomo fuori dall'aula della commissione, si sono levate altre voci di protesta dal pubblico.
"Dalla Palestina al Messico tutti i Muri devono cadere, lasciate vivere Gaza", ha gridato un altro di loro prima di essere portato via anche lui dagli agenti. E ancora: "Il mondo sta chiedendo il cessate il fuoco - è stato un altro appello - il popolo americano non sostiene questa guerra brutale, fermate la guerra, fermate i fondi il brutale massacro che Israele sta compiendo del popolo di Gaza".
Di fronte alle proteste il segretario di Stato non è rimasto a guardare. Blinken ha voluto sottolineare che "tutti noi siamo impegnati a proteggere la vita dei civili, tutti noi conosciamo le sofferenze che avvengono mentre parliamo, tutti siamo determinati a vederle finire". Motivo per cui intende "dare ascolto alla passione espressa in questa aula e fuori. Ma tutti noi sappiamo - ha aggiunto - che è imperativo stare al fianco con i nostri alleati quando la loro sicurezza, quando la loro democrazia è minacciata. Ed è quello che sta succedendo ora". Da qui la conclusione: "Noi stiamo risoluti al loro fianco come siamo risoluti nella protezione dei civili innocenti".