il conflitto

Israele-Hamas, la diretta. Nella Striscia violenti combattimenti. Hamas: "Rilasceremo ostaggi stranieri"

La guerra tra Israele e Hamas prosegue. Il premier dello Stato ebraico, Netanyahu, ha rifiutato ogni ipotesi di cessate il fuoco: "Potrebbe favorire i terroristi", ha fatto sapere in una conferenza stampa. Intanto l'Idf con un blitz a sorpresa ha liberato una soldatessa ostaggio dei tagliagole. Segui la diretta.

Ore 21,21 - Pentagono invia altri 300 militari in Medioriente
Il Pentagono sta inviando in Medioriente altri 300 militari specializzati in comunicazioni e nel disinnesco di esplosivi. Lo ha riferito il portavoce della Difesa, il generale Pat Ryder, spiegando che il nuovo contingente servirà a rafforzare le truppe Usa già presenti nella regione.

Ore 20,24 - Sirene allarme a Tel Aviv
Le sirene d’allarme tornano a suonare a Tel Aviv e in diverse località del centro di Israele. Lo riporta Haaretz secondo cui allarmi per il possibile arrivo di razzi sono stati attivati a Tel Aviv, Ramat Gan, Petah Tikva, Givatayim, Ramat Hasharon, Holon, Bat Yam e in altre città del centro di Israele. Sirene d’allarme anche ad Ashkelon, nel sud del Paese.

Ore 20,10: Fbi: aumenta la minaccia di attentati negli Usa 
Il direttore dell’FBI Christopher Wray ha avvertito che la guerra tra Israele e Hamas ha aumentato la minaccia di attentati negli Stati Uniti, destando particolare preoccupazione per le comunità ebraica e musulmana. «Valutiamo che le azioni di Hamas e dei suoi alleati serviranno da ispirazione come non ne abbiamo viste da quando (il gruppo Stato Islamico) ha lanciato il suo cosiddetto califfato diversi anni fa», ha dichiarato Wray alla Commissione del Senato per la Sicurezza Nazionale. «È un momento di preoccupazione. Siamo in un periodo pericoloso», ha detto. «Non è un momento di panico, ma di vigilanza». Il capo del Federal Bureau of Investigation ha detto che le forze dell’ordine «non possono e non vogliono scartare la possibilità che Hamas o un’altra organizzazione terroristica straniera possa sfruttare l’attuale conflitto per condurre attacchi sul nostro territorio». «La nostra preoccupazione più immediata è che estremisti violenti, singoli o piccoli gruppi, traggano ispirazione dagli eventi del Medio Oriente e compiano attacchi contro gli americani che conducono la loro vita quotidiana», ha dichiarato.  

Ore 19,55 - Hamas: Gaza sarà la tomba dei soldati israeliani
L’ala militare di Hamas ha avvertito che la Striscia di Gaza sarà per i soldati israeliani «un cimitero e un pantano», e ha promesso di infliggere al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu una sconfitta «che segnerà la fine della sua carriera politica». Il portavoce delle brigate Ezzedine al-Qassam, Abou Obeida, ha anche annunciato che il movimento rilascerà «nei prossimi giorni» gli ostaggi stranieri catturati nell’attacco del 7 ottobre e ha smentito che l’esercito sia riuscito a liberare un soldato donna preso prigioniero dal suo movimento. «Neghiamo che il nemico sia riuscito a liberare qualsiasi ostaggio di al-Qassam», ha detto. «Gaza sarà un cimitero e un pantano per il nemico, i suoi soldati e la sua leadership politica e militare», ha detto in un video diffuso dai media di Hamas, «La schiacciante sconfitta che sarà inflitta a Netanyahu segnerà la fine della sua carriera politica», ha aggiunto, affermando che sono stati «uccisi e feriti un gran numero di soldati» tra le truppe che hanno compiuto incursioni di terra nella Striscia di Gaza. Da parte sua, l’esercito israeliano ha annunciato che due soldati sono «caduti in combattimenti nel nord della Striscia di Gaza», poche ore dopo aver denunciato «aspri combattimenti» con Hamas in questo settore. Secondo l’esercito israeliano, Hamas detiene almeno 240 ostaggi, israeliani, con doppia cittadinanza e stranieri.

 

Ore 19,37 - Casa Bianca: non vogliamo che il conflitto si allarghi
Gli Stati Uniti «non vogliono che il conflitto si allarghi». Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, riguardo all’attacco lanciato contro Israele dai ribelli Huthi yemeniti sostenuti dall’Iran. «Lo abbiamo detto chiaramente», ha sottolineato Kirby in un briefing alla stampa.

Ore 19,20 - Israele: in attacco Jabalia ucciso comandante di Hamas
Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver ucciso il comandante del battaglione centrale Jabalia di Hamas, Ibrahim Biari, nel corso di un raid aereo sulla zona. Lo riporta The Times Israel citando la stessa Idf secondo cui l’attacco ha provocato il crollo di alcuni tunnel sotterranei e di diversi edifici vicini. Diversi miliziani di Hamas sarebbero morti nel raid. Biari era considerato responsabile di aver guidato i membri delle forze di èlite Nukhba di Hamas nel corso dell’invasione del 7 ottobre.

Ore 18.58 - Israele: Idf ottiene risultati significativi ma paghiamo duro prezzo
L’esercito sta ottenendo "significativi risultati nelle operazione di terra nella Striscia ma sta pagando un duro prezzo". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. "Stiamo dispiegando - ha spiegato - forze su larga scala nel profondo della Striscia. Ci sono battaglie contro le nostre forze che operano li e i risultati sul campo sono sono molto alti"

Ore 18.45 - Hamas: ostaggi stranieri liberi nei prossimi giorni
Un portavoce dell'ala militare di Hamas ha dichiarato che il movimento palestinese rilascera' "nei prossimi giorni" alcuni degli ostaggi stranieri che detiene a Gaza dall'attacco al territorio israeliano del 7 ottobre. "Abbiamo informato gli intermediari che libereremo alcuni stranieri nei prossimi giorni", ha dichiarato Abu Obeida, portavoce dell'ala armata del movimento palestinese, in un video trasmesso dai media di Hamas. 

Ore 18.30 - Hamas invoca una forte presa di posizione dei Paesi musulmani
Dopo il bombardamento nel campo profughi di Jabalia, Hamas esorta i paesi arabi e musulmani "a prendere una posizione storica e decisiva per fermare i massacri" commessi da Israele, e quello che descrive come un "genocidio" contro il popolo palestinese. In un comunicato il gruppo afferma inoltre che "il massacro dell'occupazione terroristica sionista nel campo di Jabalia è tollerato da tutti i paesi, governi e organizzazioni che sostengono questa entità terroristica sionista".

Ore 18.19 - NYT: hacker iraniani spiano gli 007 rivali
Gli hacker dell'Iran hanno migliorato negli ultimi anni le proprie capacità al punto d'essere in grado di spiare le agenzie d'intelligence di Paesi rivali come Israele, Arabia Saudita e Giordania. Lo conferma il "New York Times" citando un rapporto a cura della compagnia privata israelo-americana Check Point. 

Ore 17.56 - Iran: stop all'export petrolio
L'Iran invita gli stati islamici a imporre sanzioni e a interrompere le esportazioni di petrolio verso Israele per far pressione affinché cessi gli attacchi contro Gaza. Il portavoce del ministero, Nasser Kanaani, che ha accompagnato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in visita a Doha, ha fatto queste affermazioni in un discorso ai giornalisti ripreso dall'agenzia di stampa semiufficiale Tasnim. Secondo Kanaani il mondo musulmano dovrebbe usare le sue capacità e i suoi numerosi strumenti, come le sanzioni economiche, per mettere Israele sotto pressione e contro Israele e i suoi sostenitori, primi fra tutti gli Usa. Commentando gli incontri tra il ministro degli Esteri iraniano e i funzionari del Qatar a Doha, il portavoce ha affermato che l'agenda dei due Paesi prevede il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza, la cessazione degli attacchi israeliani contro l'enclave costiera e l'invio di aiuti umanitari. Kanaani ha sottolineato che le parti interessate dovrebbero essere informate che la situazione è sul punto di andare fuori controllo, sottolineando l'importanza che l'Iran attribuisce al raggiungimento di una tregua a Gaza come priorità umanitaria. Per Kanaani è il governo degli Stati Uniti, oltre a Israele, il principale ostacolo a un cessate il fuoco a Gaza, spiegando che è stata Washington a porre il veto alle risoluzioni proposte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedevano una tregua umanitaria nell'enclave costier.

Orea 17.49 - Tel Aviv, suonano le sirene d'allarme
Le sirene di allarme suonano nuovamente a Tel Aviv e nel centro di Israele. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz. Le altre città interessate sono Givatayim, Ramat Gan, Holon, Rishon Letzion e Bat Yam.

Ore 17.40 - Guterres: allarmato per l'intensificarsi del conflitto
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres è "profondamente allarmato dall'intensificarsi del conflitto tra Israele e Hamas e altri gruppi armati a Gaza". "Questo - ha aggiunto il suo portavoce - include l'espandersi delle operazioni da parte delle Forze israeliane di difesa accompagnate da attacchi aerei" e "i razzi sparati da Gaza". 

Ore 17.25 - Blinken: Putin approfitta di Hamas
"Putin cerca davvero di approfittare dell'attacco di Hamas contro Israele nella speranza che questo ci distragga... e spinga gli Stati Uniti a ritirare le proprie risorse" all'Ucraina: lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken durante un'audizione al Senato. 

Ore 17.03 - Lavrov: inaccettabili attacchi di Israele sulla Siria
"Gli attacchi aerei israeliani sul territorio siriano, che sono diventati più frequenti in seguito agli eventi intorno alla Striscia di Gaza, sono inaccettabili". A parlare è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ha discusso del conflitto israelo-palestinese in una telefonata con il suo omologo siriano Faisal Mekdad. Lavrov ha poi messo in guardia dal "pericolo di tentativi da parte di forze esterne di trasformare il Medio Oriente in un'arena per regolare i conti geopolitici".

Ore 16.30 - "47 corpi recuperati dal campo profughi di Jabali"
"Almeno 47 corpi sono stati recuperati" dalle macerie dopo l'attacco al campo profughi di Jabalia a Gaza: lo scrive il The Guardian. Le riprese video hanno mostrato almeno 47 corpi recuperati dalle macerie dopo che un attacco aereo ha colpito diverse case nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, scrive il quotidiano britannico. Il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha affermato in un comunicato che ci sono stati "più di 50 martiri e circa 150 feriti e dozzine sono sotto le macerie, in un atroce massacro israeliano che ha preso di mira una vasta area di case nel campo di Jabalia". Il Ministero degli Interni palestinese sostiene che il raid israeliano ha provocato "400 vittime, tra morti e feriti, e distrutto un intero quartiere del campo Jabalia".

Ore 16.23 - Israele: Accordo per rilascio ostaggi non vicino
Il capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, afferma di non considerare vicino un accordo per la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo riporta il Guardian. Durante una conferenza stampa Hanegbi ha dichiarato: "A oggi non vediamo un accordo vicino per il rilascio degli ostaggi". E ancora, ha aggiunto che "la fine della guerra non è vicina» e che a seguito dei massacri di Hamas del 7 ottobre «tutto ciò che sappiamo del passato è scomparso, sbiadito".

Ore 16.19 - Fbi: Minacce terroristiche ispirate da Hamas
Il direttore dell’Fbi Chris Wray mette in guardia il Congresso sul fatto che gli attacchi di Hamas a Israele potrebbero motivare minacce simili a quelle poste dall’Isis negli anni scorsi. Al momento, osserva comunque Wray, non ci sono indicazioni che intenda o abbia la capacità di condurre attacchi negli Stati Uniti. "Riteniamo che le azioni di Hamas e dei suoi alleati possano servire da ispirazione. Nelle ultime settimane, diverse organizzazioni terroristiche hanno chiesto attacchi contro gli americani e l’Occidente", afferma Wray. Anche l'Europa, dunque, secondo l'Fbi è nel mirino.

Ore 16.14 - Un razzo proveniente da Gaza colpisce Ashdod
Un razzo proveniente dalla striscia di Gaza ha colpito un'area residenziale della città di Ashdod, nel sud di Israele. Il servizio di ambulanza israeliano Magen David Adom ha reso noto che i medici si stanno recando sul posto per verificare la presenza di eventuali feriti.

Ore 15.45 - Usa: Austin, risponderemo agli attacchi alle nostre truppe
"Se gli attacchi alle nostre truppe in Medio Oriente non si fermano risponderemo. Abbiamo le capacità per farlo e lo faremo". Lo ha riferito il segretario alla difesa Usa Lloyd Austin in un'audizione al Congresso sui fondi a Israele e Ucraina. 

Ore 15.18 - Crosetto: ipotesi ospedale da campo italiano a Gaza
Un altro C-130 dell'Italian Air Force con la seconda tranche di aiuti umanitari per Gaza è atterrato all'aeroporto di Al Arish e si sta procedendo allo scarico del materiale. Nel frattempo stiamo organizzando la possibilità di portare a Gaza un ospedale da campo". Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Ore 15.07 - Herzog: l'Europa rischia di essere la prossima
L'Europa deve stare a fianco di Israele nello "scontro di civiltà" rappresentato dalla guerra contro Hamas, perché rischia di "essere la prossima", ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog registrando una intervista per Porta a Porta in onda in serata su Rai 1. "Questo è il mio messaggio a tutta la Comunità internazionale, non siamo di fronte solo a un attacco barbaro contro Israele da parte di una organizzazione barbara, questo è uno scontro di civilità. Non nel senso di islam contro ebraismo o cristianesimo, ma di scontro di valori culturali, da parte una civiltà barbara e satanica che ci vuole espellere e se ce ne andremo, poi sarà il turno dell'Europa ", ha affermato Herzog. In Israele, contro Hamas, ha sostenuto Herzog, è in corso "il vero test di quello che potrebbe affrontare l'Europa se non ci sosterrà con fierezza, ardentemente, in modo da sradicare questo nemico come è accaduto con l'Isis", ha dichiarato il capo dello Stato israeliano.

Ore 14.56 - I ribelli Houthi promettono nuovi attacchi contro Israele
I ribelli Houthi dello Yemen promettono di continuare gli attacchi contro Israele, sostenendo di aver già lanciato diversi missili e droni verso il territorio israeliano. "Le forze armate yemenite (...) continueranno a effettuare attacchi missilistici e droni finché non cesserà l'aggressione israeliana", si legge in una dichiarazione trasmessa dalla televisione ribelle Al-Masirah TV.

Ore 14.25 - Herzog: l'Europa ci sostenga, rischia di essere la prossima
L'Europa deve stare a fianco di Israele nello "scontro di civiltà" rappresentato dalla guerra contro Hamas, perché rischia di "essere la prossima". Lo ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog registrando una intervista per Porta a Porta in onda in serata su Rai 1. "Questo è il mio messaggio a tutta la Comunità internazionale, non siamo di fronte solo a un attacco barbaro contro Israele da parte di una organizzazione barbara, questo è uno scontro di civiltà. Non nel senso di islam contro ebraismo o cristianesimo, ma di scontro di valori culturali, da parte una civiltà barbara e satanica che ci vuole espellere e se ce ne andremo, poi sarà il turno dell'Europa".

Ore 14.02 - Missili di Hezbollah contro Israele   
Missili sono stati lanciati dagli Hezbollah libanesi contro due postazioni delle forze israeliane (Idf) sul confine nord di Israele. Lo hanno reso noto le Idf, che hanno risposto all'attacco e confermato anche un'operazione contro una "cellula terroristica" nel sud del Libano che si apprestava a sparare missili anticarro contro il nord di Israele. In precedenza, come riferito sul social X, due razzi erano stati lanciati contro il nord di Israele, ma erano caduti in territorio libanese dopo aver fatto scattare le sirene di allarme anti missili a Metulla, città nella parte settentrionale del Paese. 

Ore 13.46 - "Israele cerca di isolare la Zona Nord dal Sud di Gaza" 
Le forze israeliane "cercano di separare il nord della Striscia di Gaza dal sud". Lo ha detto alla tv satellitare al-Jazeera Iyad al-Bazum, presentato come portavoce del ministero dell'Interno di Gaza, sotto il controllo di Hamas. Secondo al-Bazoum, le forze israeliane sono lungo la Salah al-Din Street, strada principale che taglia la Striscia, e "cercano" di raggiungere al-Rasheed Street, che si estende lungo la costa da nord a sud. 

Ore 13.26 - Comando Sud di Israele ordina attacco di terra a Gaza 
"Combatteremo nei vicoli, combatteremo nei tunnel, combatteremo dove necessario". Questo l'ordine di attacco lanciato oggi dal generale Yaron Finkelman, capo del Comando sud delle Forze di difesa di Israele (Idf), alle forze di terra nella striscia di Gaza. "Stazioni di Comando Sud, è il comandante che parla. Stiamo lanciando un attacco contro Hamas e le organizzazioni terroristiche. Il nostro obiettivo è uno, la vittoria. Non importa quanto dureranno i combattimenti, quanto saranno difficili, non ci sarà altro risultato, ma la vittoria. Combatteremo in modo professionale e potente alla luce dei valori delle Idf in cui siamo cresciuti, il principale dei quali è attenersi alla missione e lottare per la vittoria", ha detto Finkelman, secondo un messaggio via radio diffuso dalle stesse Idf. 

Ore 13.15 - In corso "feroci scontri con terroristi Hamas" 
Le truppe israeliane hanno reso noto che, nelle ultime ore, le truppe di Tsahal sono state impegnate in "feroci scontri contro i terroristi di Hamas all'interno della Striscia di Gaza". Secondo l'esercito, le truppe hanno ucciso dozzine di "terroristi" durante i combattimenti odierni, oltre a sequestrare armi.  

Qui le notizie della prima parte della diretta