Il conflitto
Israele-Hamas, la diretta. Sirene d'alllarme a Tel Aviv: "Il più grande attacco dal 7 ottobre"
Hamas rilascia lunedì sera due ostaggi israeliani tramite la mediazione di Egitto e Qatar. Nel diciottesimo giorno di guerra a Gaza, continua il pressing della Casa Bianca per ritardare le operazioni di invasioni di terra. Pechino sottolinea come Israele abbia "il diritto di difendersi" ma anche come debbano venire tutelati i civili palestinesi. Da Teal Aviv però si conferma: l'operazione di terra non verrà ostacolata dalle trattative per liberare gli ostaggi ancora in mano ai terroristi palestinesi. Il Qatar: rischio escalation globale. Segui la diretta.
Ore 16:48 - Hamas all'Onu: "Vostro dovere fermare l'aggressione israeliana"
"È dovere morale e politico dei Paesi islamici, arabi e delle Nazioni Unite fermare l'aggressione israeliana", fa sapere Hamas. Intanto alcuni miliziani sono stati catturati e interrogati dall'agenzia di sicurezza israeliana e hanno confessato che sono stati promessi loro 10mila dollari e un appartamento come ricompensa per il sequestro di ostaggi durante l'attacco del 7 ottobre.
Ore 16.38 - Israele, in corso il più grande attacco missilistico dal 7 ottobre
Israele sta fronteggiando il più grande attacco missilistico da quello di sabato 7 ottobre. Le sirene d'allarme stanno suonando di continuo in tutto il Paese, ma in particolare nelle aree di Tel Aviv. Mentre piovono missili dalla Striscia di Gaza, l'esercito israeliano si prepara a rispondere con un attacco via terra.
Ore 16.26 - Israele attacca cellula Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano ha rivendiciato di aver distrutto una cellula terroristica e le armi che aveva a disposizione con un raid aereo in Libano, nell'area di Har Dov. Le forze di difesa israeliane hanno anche fatto sapere di aver bombardato la fonte dei lanci di armi anti-carro contro il kibbutz Manara, nei pressi del confine con il Libano.
Ore 16.02 - Israele, esercito pronto all'invasione
"L'esercito israeliano è pronto per la manovra di terra a Gaza". Lo ha dichiarato il generale Herzi Halevi, capo di Stato maggiore dell'Iidf. "Prenderemo una decisione - ha aggiunto - con i vertici politici riguardo alla forma e ai tempi della fase successiva. Ci siamo preparati per questo. L'Idf e il Comando Sud hanno preparato piani offensivi di qualità per raggiungere gli obiettivi della guerra".
Ore 15.44 - Putin, telefonata con Erdogan
Recep Tayyip Erdogan ha discusso al telefono con Vladimir Putin della crisi in Medio Oriente: lo rende noto l'agenzia russa Ria Novosti, che cita la presidenza turca.
Ore 15.39 - Missili anticarro lanciati verso frontiera Libano
Missili anticarro sono stati lanciati contro una città israeliana vicina alla frontiera con il Libano. Lo ha dichiarato un portavoce delle Idf, le Forze di Difesa israeliane, che ha aggiunto che non sono state segnalate vittime.
Ore 15.34 - Erdogan caccia i leader di Hamas
La Turchia ha ufficialmente chiesto ai rappresentanti di Hamas di lasciare il Paese. Erdogan ha deciso di mettere fine a un'ospitalità andata avanti per anni. Ankara non considera Hamas un’organizzazione terroristica, ma non ha gradito i video di celebrazione dell'attacco del 7 ottobre nei confronti dei civili israeliani. A risultare indigeste anche una serie di interviste in cui i rappresentanti di Hamas ospitati dalla Turchia hanno glorificato e giustificato gli attentati terroristici.
Ore 15.26 - Nuova raffica di razzi vicino a Tel Aviv
Le sirene di allarme sono suonate a est di Tel Aviv, nella zona dell'aeroporto Ben Gurion, e in diversi villaggi e città della regione a causa di due salve di razzi lanciati dalla striscia di Gaza. Uno dei missili ha colpito un'abitazione ad Alfei Menashe, a nord-est di Tel Aviv. Secondo il servizio di emergenza Magen David Adom, le persone che si trovavano al suo interno sono illese. Si tratta della seconda raffica di razzi lanciata sulla regione in 15 minuti.
Ore 15.04 - Israele, attacco via terra? "Spetta solo a noi"
Daniel Hagari, portavoce delle forze israeliane di difesa, ha mandato un chiaro messaggio alla comunità internazionale, che è preoccupata sull'offensiva via terra nella Striscia di Gaza. "La guerra è al nostro confine - ha dichiarato - non a migliaia di chilometri da Israele. Noi, all’indomani della guerra, saremo noi a dover vivere lungo un confine da cui non ci sarà più una minaccia. Dunque si tratta di una decisione che dobbiamo prendere da soli. Gli Stati Uniti sono un alleato strategico, hanno una serie di interessi in Medioriente. Hanno molta esperienza in Iraq e Afghanistan e stiamo imparando da questa esperienza".
Ore 14.21 - "Hamas promette casa e 10mila dollari a chi porta ostaggi"
Polizia e servizi di sicurezza israeliani diffondono i video degli interrogatori di sette terroristi di Hamas catturati durante l'attacco del 7 ottobre, in cui i prigionieri ammettono di aver ricevuto l'ordine di uccidere e commettere atrocità contro i civili nel sud di Israele. In uno di questi video, secondo quanto riporta il Times of Israel, uno dei terroristi dichiara che "a Gaza quelli che portano ostaggi ricevono una ricompensa: un appartamento e 10.000 dollari".
Ore 14.12 - Ostaggio liberata, un racconto drammatico
"Un inferno", per usare le sue parole, quello vissuto da Yocheved Lifshitz, 85 anni, rilasciata nella serata di lunedì 23 ottobre dai miliziani di Hamas che l'avevano rapita dal kibbutz di Nir Oz "in moto" e l'avevano "portata nei tunnel" nella Striscia di Gaza. Durante il rapimento, racconta dall'ospedale di Tel Aviv dove è ricoverata, è stata "picchiata con dei bastoni" e ha avuto difficoltà a respirare. Una volta nei tunnel, "una ragnatela" sotterranea, gli ostaggi, come racconta Lifshitz, "sono stati costretti a camminare per diversi chilometri su terreni umidi". Una volta raggiunta la destinazione, la donna racconta che i miliziani di Hamas hanno trattati "gentilmente" gli ostaggi e "si sono presi cura dei nostri bisogni".
Ore 13.59 - Onu: carburante bisogno più urgente Gaza
Il carburante è diventato il bisogno piu' urgente nella Striscia di Gaza. Lo dice Tamara Alrifai, portavoce ad Amman dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA). "Senza carburante i veicoli non possono circolare, i generatori non possono produrre elettricita' per gli ospedali, e serve anche nei panifici e negli impianti di desalinizzazione dell'acqua", ha detto Alrifai durante una conferenza stampa.
Ore 13.44 - Nuovi razzi da Gaza su Israele
Le sirene d'allarme risuonano ancora nel sud di Israele, avvisando l'arrivo di nuovi razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. In particolare le sirene si sono sentite nella città costiera di Ashdod, a Beer Sheva nel Negev e nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia.
Ore 13.22 - Netanyahu: "Hamas i nuovi nazisti, bimbi ebrei come Anna Frank"
Per Netanyahu i terroristi di Hamas sono i nuovi nazisti. Il premier israeliano ha paragonato quanto accaduto il 7 ottobre all'Olocausto, affermando che i bambini ebrei sono stati costretti a nascondersi "proprio come Anna Frank". Parole forti, spese da Netanyahu durante un discorso congiunto con Macron.
Ore 12.48 - Gasparri chiede l'arresto di chi inneggia allo sterminio del popolo di Israele
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, si dice "sconcertato dalle immagini delle manifestazioni che si sono tenute a Milano e altrove, dove numerose persone, riprese e facilmente riconoscibili, hanno inneggiato allo sterminio del popolo di Israele in qualsiasi parte del mondo ed hanno esaltato il terrorismo di Hamas" e annuncia una interrogazione in cui chiede ai ministri competenti "per quale ragione queste persone non siano state immediatamente tradotte in carcere per la palese violazione delle leggi vigenti".
Ore 12.35 - Volantini di Israele a Gaza per rintracciare gli ostaggi
Israele ha distribuito nella zona di Khan Yunes (a sud di Gaza) volantini attraverso i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia. "Se volete un futuro migliore per voi e i vostri figli - è scritto - inviateci informazioni credibili e utili circa gli ostaggi nella vostra zona. Vi assicuriamo la massima discrezione, protezione e anche un premio pecuniario".
Ore 12.15 - Netanyahu, "Hamas è pericoloso per la civiltà"
"Hamas è pericoloso per la civiltà". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ringrazia Emmanuel Macron per il suo "sostegno". "Grazie per essere venuto in Israele per esprimere il suo sostegno", ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione insieme a Emmanuel Macron con cui ha appena parlato in Israele, dove è in visita il presidente della Repubblica.
Ore 12.12 - Macron, "coalizione internazionale contro Hamas"
"Questa lotta contro il terrorismo è una questione esistenziale per Israele ma anche per tutti noi. Proprio per quello, e ne abbiamo parlato insieme, servirebbe una coalizione internazionale per combattere Hamas. E' quello che dovremo costruire". Ad affermarlo è il presidente francese, Emmanuel Macron dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Ore 11.49 - "Scenario da incubo per gli Usa"
Gli Stati Uniti si stanno preparando ad uno scenario da incubo: la fuga di centinaia di migliaia di americani che vivono in Medio Oriente nel caso che il conflitto a Gaza dovesse allargarsi. Di fronte ai preparativi di Israele, sostenuti da armi e consulenti militari americani, di un'offensiva di terra, che potrebbe essere la miccia per un incendio in tutta la regione, l'amministrazione Biden si preoccupa in modo particolare per gli americani che vivono in Israele e Libano. Anche se, rivelano diverse fonti interne dell'amministrazione al Washington Post, quello di una evacuazione di massa viene considerato il peggior scenario possibile, con altre eventualità considerate più probabili. In ogni caso, aggiungono le fonte, "sarebbe irresponsabile non avere un piano per ogni eventualità".
Ore 11.35 - Patriarca Pizzaballa, condanno Hamas e il raid su Gaza
"La coscienza e il dovere morale mi impongono di affermare con chiarezza che quanto è avvenuto il 7 ottobre scorso nel sud di Israele non è in alcun modo ammissibile e non possiamo non condannarlo. Non ci sono ragioni per una atrocità del genere", spiega il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa in una lettera alla Diocesi. "La stessa coscienza, tuttavia, con un grande peso sul cuore, mi porta oggi ad affermare con altrettanta chiarezza che questo nuovo ciclo di violenza ha portato a Gaza oltre cinquemila morti, tra cui molte donne e bambini, decine di migliaia di feriti, quartieri rasi al suolo, mancanza di medicinali, acqua, e beni di prima necessità per oltre due milioni di persone. Sono tragedie che non sono comprensibili e che abbiamo il dovere di denunciare e condannare senza riserve".
Ore 11.16 - Il monito della Banca mondiale: gravi conseguenze a causa della guerra
La guerra tra Israele e Hamas rischia di avere "gravi" conseguenze economiche. Il monito è arrivato dal presidente della Banca mondiale durante una conferenza a Riyadh, in Arabia Saudita. Per Ajay Banga "siamo in un momento molto pericoloso".
Ore 11.02 - Israele: grazie a Egitto per rilascio ostaggi
Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ringrazia l'Egitto per aver svolto un "ruolo chiave" nel rilascio delle due israeliane tenute in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza, avvenuto nella serata di lunedì 23 ottobre. "Siamo felici per il loro ritorno, ma allo stesso tempo voglio ricordare che i mariti di Yocheved e Nurit sono ancora tenuti prigionieri da Hamas. Sono solo due dei 222 ostaggi", ha affermato il portovace secondo quanto riferito da Times of Israel.
Ore 10.59 - Figlia ostaggio rilasciato: mamma vuole aiutare a liberare gli altri
Sharone Lifschitz è la figlia di Yocheved Lifshitz, 85 anni, una delle due donne rilasciate ieri da Hamas. Vive a Londra ed è stata interpellata dalla Bbc, a cui ha spiegato che il rilascio di sua madre è "un piccolo raggio di luce, ma c'è anche un'enorme oscurità, la guerra è ancora in corso". Poi ha aggiunto che la madre, ricoverata in un ospedale di Tel Aviv, sta bene e che non sa ancora tutto quello che è successo. "Vuole trasmettere le informazioni, vuole lavorare per farli tornare a casa, ne sono certa", ha concluso.
Ore 10.55 - Tajani: missile sull'ospedale era di Hamas, basta propaganda
"Mi pare che in Israele fino ad oggi sia prevalso il buon senso, la reazione è stata proporzionata alla vile aggressione che hanno subito. Finora hanno colpito solo i centri di Hamas. Anche il missile che ha colpito un ospedale a Gaza e che è stato attribuito in un primo momento a Israele, in realtà era un razzo di Hamas caduto sul parcheggio dell'ospedale e ha provocato una cinquantina di morti e non 500 come riferito da Hamas: bisogna impedire che la propaganda giochi ruoli negativi, infiammando le masse arabe nelle città dei Paesi musulmani": così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a SkyTg24.
Ore 10.51 - Idf: pronti e determinati per una nuova fase della guerra
Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, ha detto che Idf è "pronto e determinato" per la prossima fase della guerra ed è in attesa di istruzioni politiche. La sottolineatura di Hagari, riportata da Yedioth Ahronot, arriva mentre fonti governative israeliane fanno trapelare che l'operazione di terra può essere rinviata di qualche giorno, non oltre. Il portavoce ha detto che lo Stato ebraico sta imparando dall'esperienza degli Stati Uniti in Medio Oriente, ma "la nostra guerra è ai nostri confini, non a migliaia di miglia da Israele".
Ore 10.15 - Tajani: il conflitto non sarà breve
"Il conflitto non sarà brevissimo, ma bisogna fare di tutto perché l'Iran e il Libano siano tenuti fuori". A dirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Start su Sky Tg24, ricordando che "il diritto di Israele di difendersi è stato riconosciuto anche ieri all'Ue" e che "Hamas non è il popolo palestinese".
Ore 09.31 - Fallita trattativa rilascio ostaggi con doppia nazionalità
È fallita la trattativa tra Hamas e Israele per il rilascio di 50 ostaggi con doppia nazionalità in cambio di carburante. Lo scrive il Wall Street Journal che cita fonti ben informate e vicine ai colloqui. Israele teme infatti che il carburante finisca nelle mani di Hamas e lo usi per ulteriori attacchi. Inoltre le autorità israeliane chiedono il rilascio di tutti gli ostaggi, circa 220. Nelle scorse ore il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliana (Idf) Jonathan Conricus aveva sostenuto in un tweet che Hamas era in possesso di un milione di litri di carburante, ma non lo consegnava agli ospedali impedendo il loro funzionamento e quindi infliggendo ulteriore sofferenza alla popolazione di Gaza.
Ore 10.00 - Herzog avverte il Libano: "Hezbollah gioca col fuoco"
"Hezbollah sta giocando con il fuoco. L'impero del male che li appoggia e lavora a destabilizzare la regione sta giocando con il fuoco". Lo dice, durante il faccia a faccia con il presidente francese Emmanuel Macron in visita a Gerusalemme, il presidente israeliano Isaac Herzog in un riferimento all'Iran.
Ore 9.40 - Hamas, 140 morti negli attacchi di Israele su Gaza nella notte
I raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza durante la notte hanno ucciso almeno 140 palestinesi. È quanto dichiarano i funzionari di Hamas, in un comunicato dell'ufficio stampa del governo a Gaza citato da Al Jazeera.
Ore 09.18 - Qatar: rischio escalation minaccia il mondo intero
Il conflitto in corso tra Hamas e Israele rappresenta "una pericolosa escalation che minaccia la regione e il mondo intero". Così l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, nel suo discorso annuale di apertura del Consiglio della Shura a Doha. A Israele, ha affermato al-Thani, "non va concesso il via libera per uccisioni incondizionate", ha aggiunto
Ore 08.58 - Arrestata attrice arabo israeliana: sostiene Hamas
L'attrice arabo-israeliana Maisa Abd Elhadi, nota in Israele per diversi show e serie televisive, è stata arrestata dalla polizia per aver espresso sostegno all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo scrive il Times of Israel, aggiungendo che la polizia ha confermato l'arresto di "un'attrice e influencer, residente a Nazareth, con il sospetto di espressioni di elogio (del terrorismo) e incitamento all'odio", ma senza nominarla. Abd Elhadi ha postato sui social l'immagine di una donna anziana presa in ostaggio da Hamas, accompagnata da emoji che ridono, e un'altra in cui si vedono i terroristi che rompono la barriera di sicurezza israeliana con la scritta in inglese “Let's go, Berlin style”. I suoi post sono stati criticati dal suo co-protagonista in Temporarily Dead, Ofer Shechter: "Mi vergono di te. Vivi a Nazareth, fai l'attrice nei nostri show, e poi ci pugnali alle spalle", ha tuonato l'attore e collega.
Ore 08.39 - Usa, Blinken partecipa alla riunione Consiglio Onu su Medio Oriente
Il segretario di Stato americano Antony Blinken parteciperà oggi alla riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sul Medio Oriente, ha riferito il Dipartimento di Stato americano. "Il Segretario di Stato Antony J. Blinken si recherà a New York il 24 ottobre 2023 per partecipare a una riunione ministeriale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Medio Oriente. A New York, il Segretario incontrerà anche le controparti e funzionari delle Nazioni Unite funzionari", ha concluso il dipartimento.
Ore 8.19 - "Gli Usa preparano i piani d'emergenza per l'evacuazione"
L'amministrazione americana di Joe Biden starebbe mettendo a punto dei piani di emergenza per evacuare centinaia di migliaia di cittadini americani dal Medio Oriente nel caso in cui la guerra in Israele dovesse trasformarsi in un conflitto su scala più ampia. Lo riferisce oggi il Washington Post. Funzionari americani, parlando in forma anonima, hanno detto al giornale che gli americani che vivono in Israele e Libano destano particolare preoccupazione, a causa dei regolari scontri a fuoco lungo il confine tra i due paesi e delle preoccupazioni di una guerra su più fronti. Gli attacchi di Hezbollah di sabato scorso hanno ucciso il caporale israeliano Tamir Barak, 19 anni, e ferito almeno due lavoratori stranieri in Israele. L'esercito israeliano ha risposto al fuoco utilizzando attacchi aerei, artiglieria e fanteria.
Ore 7.59 - "Hamas impedisce la consegna di carburante agli ospedali"
I miliziani di Hamas impediscono che il carburante raggiunga gli ospedali della Striscia di Gaza, bloccandone il funzionamento e aumentando la tragedia umanitaria dei palestinesi dell'enclave. E' l'accusa mossa dal portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. "Hamas ha una scorta di oltre un milione di litri di carburante a Gaza, ma non lo fa arrivare agli ospedali che ne hanno bisogno. E' Hamas e non Israele il responsabile per la sofferenza a Gaza'', ha scritto Conricus in un tweet. Nell'intervista alla Cnn collegata al tweet, Conricus afferma che Hamas ha mille litri ei carburante e non un milione come scrive.
Ore 7.21 - "Nuovi dispiegamenti di militari Usa per deterrenza"
Nuova telefonata tra Joe Biden e Benyamin Netanyahu. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti ha aggiornato il premier israeliano "sul sostegno americano a Israele e sugli sforzi in corso per la deterrenza nella regione, che include nuovi dispiegamenti militari degli Stati Uniti".
Ore 7.03 - Macron in Israele a sostegno della tregua umanitaria
Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato a Tel Aviv per esprimere la "piena solidarietà" della Francia a Israele dopo l'attacco del movimento islamico palestinese Hamas che ha provocato più di 1.400 morti lo scorso 7 ottobre. Macron, informa l'Eliseo, invocherà in particolare una "tregua umanitaria" per consentire l'accesso degli aiuti a Gaza, sotto blocco totale, e l'uscita dal territorio degli ostaggi presi da Hamas durante l'attacco. Il capo dello Stato francese incontrerà a Gerusalemme il primo ministro Benjamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e i leader dell'opposizione Benny Gantz e Yair Lapid. Emmanuel Macron e Benjamin Netanyahu rilasceranno una dichiarazione alla stampa dopo la loro intervista alle 13. Il presidente incontrerà anche a Tel Aviv le famiglie dei francesi e dei franco-israeliani uccisi nell'attacco o presi in ostaggio da Hamas a Gaza. Almeno 30 cittadini francesi sono stati uccisi, il bilancio delle vittime più pesante dall'attacco del 14 luglio 2016 a Nizza (86 morti) nel sud della Francia, e sette risultano dispersi, tra cui un ostaggio sicuro e diversi altri probabilmente detenuti da Hamas a Gaza.
Ore 5.12 - Cina: "Israele ha diritto alla autodifesa ma protegga civili
"Tutti i paesi hanno il diritto all'autodifesa": lo ha detto il ministro degli esteri cinese Wang Yi al ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, sottolineando però che "dovrebbero rispettare il diritto internazionale umanitario e proteggere la sicurezza dei civili": il dialogo con la controparte israeliana è avvenuto nella prima chiamata diplomatica con Pechino dopo l'avvio del conflitto.
Ore 2.31 - "Non è tempo per un cessate il fuoco"
"Non crediamo che questo sia il momento per un cessate il fuoco. Israele ha il diritto di difendersi. Hanno ancora del lavoro da fare per attaccare la leadership di Hamas": lo ha detto alla CNN - lo riferisce il sito israeliano Ynet, con fonte Reuters - il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
Ore 2.06 - "Invasione, l'esercito israeliano non è pronto"
L'amministrazione Biden ha mostrato "preoccupazione" in merito agli obiettivi che le Forze di difesa israeliane (Idf) intendono raggiungere nella striscia di Gaza, e teme che "non siano pronte" ad avviare una operazione militare di terra contro il movimento islamista palestinese di Hamas. Fonti anonime hanno riferito al New York Times che il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha chiesto all'omologo israeliano, Yoav Gallant, di pianificare "con grande cautela" qualsiasi operazione di terra nella striscia di Gaza, dove i combattenti di Hamas hanno a disposizione una vasta rete di tunnel sotterranei al di sotto di aree densamente popolate. Il governo federale ha recentemente inviato in Israele una delegazione militare guidata dal tenente generale James Glynn, proprio per fornire consulenza alle Forze di difesa israeliane in vista di una possibile invasione.
Ore 00.46 - "Gli ostaggi non ritarderanno l'invasione
"Israele non ritarderà una possibile invasione di terra di Gaza a causa della questione dei prigionieri che sono tenuti ostaggio". Lo ha detto il ministro dell'Energia israeliano al quotidiano tedesco Bild. In un'intervista, il ministro dell'Energia Israel Katz, riferisce Haaretz, ha detto che sarà fatto tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi. "Ma questo non può ostacolare le nostre azioni, compresa l'offensiva di terra, se decidiamo di farla". "Hamas vuole che ci occupiamo dei prigionieri e vuole che i militari non intervengano per eliminare le loro infrastrutture. Ciò non accadrà", ha aggiunto Katz.
Ore 00.13 - Obama: "L'invasione può ritorcersi contro Israele"
Secondo Barack Obama l'operazione di terra a Gaza potrebbe ritorcersi contro Israele se i civili palestinesi non sono tutelati. Un'azione potrebbe "peggiorare la crescente crisi umanitaria" nella Striscia, spiega l'ex presidente americano su Medium. "Il mondo sta guardando gli eventi e ogni strategia militare israeliana che ignori il costo umano di ritorcerà contro. La decisione di tagliare il cibo, l'acqua e l'elettricità alla popolazione civile bloccata minaccia non solo di peggiorare la crisi umanitaria, ma potrebbe indurire l'atteggiamento dei palestinesi per generazioni, erodere il sostegno globale a Israele, fare il gioco dei nemici di Israele e mettere a rischio gli sforzi di lungo termine per raggiungere la pace e la stabilità nella regione".