La guerra
Israele e Hamas, la giornata. Usa, attacchi alle basi in Siria, Iraq e Arabia Saudita
La guerra tra Israele e Hamas prosegue. Tel Aviv avrebbe accettato di rinviare l'invasione di Gaza per permettere l'arrivo di un maggiore numero di truppe americane in Medio Oriente e per facilitare la liberazione degli ostaggi. Resta la preoccupazione internazionale per le minacce incrociate tra Israele e Iran, soprattutto dopo che Teheran ha minacciato di attaccare la città di Haifa. Biden ha trovato un accordo con Netanyahu per un "flusso continuo di aiuti a Gaza". Morta l'italiana Lilach Le Havron. Attacco a basi Usa in Siria, Iraq e Arabia Saudita. La giornata.
Ore 22.21 - Attacco a basi Usa in Siria, Iraq e Arabia Saudita
Basi Usa sarebbero state attaccate in Siria, Iraq e Arabia Saudita. Lo confermano fonti locali. Il presidente Joe Biden ha interrotto una conferenza stampa.
Ore 22.12 - Media egiziani: i due ostaggi arrivati a valico di Rafah
Le due donne anziane liberate da Hamas sono arrivate al terminal del valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto. Lo riferiscono media egiziani affiliati allo Stato. "Due donne detenute a Gaza sono arrivate al valico di Rafah», ha riferito Extra News TV, dopo che il gruppo militante aveva dichiarato che erano state liberate con la mediazione dell'Egitto e del Qatar per "impellenti motivi umanitari".
Ore 22.04 - Casa Bianca: Gli Usa non dettano termini a Israele sui tempi dell’offensiva a Gaza
Dopo le voci riportate da organi di stampa secondo cui l'amministrazione Usa avrebbe inviato in Israele un generale dei marines e diversi altri ufficiali militari statunitensi per consigliare la leadership dell’esercito israeliano nelle sue operazioni militari, la Casa Bianca ha smentito che gli Stati Uniti abbiano intenzione di dettare i termini a Israele sui tempi dell’offensiva a Gaza. Una strana smentita, quella arrivata da Washington
Ore 21.39 - Biden: Discuteremo cessate il fuoco dopo rilascio ostaggi
"Dovremmo prima avere gli ostaggi rilasciati, poi possiamo parlare". così Joe Biden rispondendo a chi gli chiedeva di un cessate il fuoco a Gaza.
Ore 21.08 - Chi sono le donne rilasciate
Come riporta la tv Kan, Israele ha confermato il rilascio di altri due ostaggi da parte dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam: si tratta di due donne che si chiamano Norit Yitzhak e Yochaved Lifshitz
Ore 20.57 - Israele conferma il rilascio di altri 2 ostaggi, sono donne
Israele ha confermato il rilascio di altri due ostaggi da parte dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam: si tratta di due donne. Lo riporta la tv Kan.
Ore 20.26 - Hamas libera altri due ostaggi
L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato di due ostaggi israeliani. Lo ha confermato il portavoce Abu Obeida in un post su Telegram secondo cui la mediazione è stata compiuta dall'Egitto e dal Qatar. "Abbiamo deciso di rilasciarle per soddisfare ragioni umanitarie", hanno concluso da Hamas.
Ore 20.03 - Chi era Lilach Lea Havron, l'italiana uccisa da Hamas
Lilach Lea Havron, la donna italo-israeliana la cui morte e' stata confermata oggi dalla Farnesina, era la moglie del 65enne Eviatar Moshe Kipnis, anche lui italo-israeliano e rimasto vittima del blitz di Hamas del 7 ottobre. Lilach Lea si trovava con il marito nel kibbutz di Be'eri, a pochi chilometri di distanza dal confine orientale della Striscia di Gaza, lo stesso dove l'organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato la scoperta di 108 corpi di israeliani, nel primo giorno di ricerche delle vittime. Nadav, figlio di Eviatar e Lilach, aveva denunciato il sequestro dei genitori da parte di Hamas insieme ad altri membri della sua famiglia: uno zio e una zia da parte materna e la loro figlia con il marito e i loro due figli, di tre e otto anni. Oltre alla sorella dello zio e sua figlia 12enne. Lilach Lea Havron era nata nel kibbutz di Be'eri li' e lavorava come assistente sociale mentre il marito, un artista, lottava da anni contro una malattia autoimmune. La madre di Eviatar Moshe Kipnis era nata in Italia, a Livorno, e si era poi trasferita in Tunisia, e da li' in Israele. Secondo quanto ricostruito da Agensir, la mattina del 7 ottobre Hamas ha attaccato molti kibbutz tra cui Be'eri e la famiglia Kipnis si e' rifugiata nella "safe room", uno spazio sicuro che offre protezione dagli attacchi missilistici. L'ultimo contatto dei coniugi con il figlio e' stato mentre i terroristi cercavano di aprire la porta del rifugio.
Ore 19.49 - Biden invia ufficiali in Israele per le operazioni a Gaza
L’amministrazione di Joe Biden invia in Israele un generale dei Marine e altri ufficiali in veste di consiglieri per le operazioni militari israeliane a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali fra gli ufficiali c’è il tenente generale James Glynn. Gli ufficiali - sottolinea Axios - non dirigono le operazioni ma offrono consigli militari e condividono con Israele le lezioni imparate dalla battaglia contro l’Isis s Mosul.
Ore 19.31 - Tajani: morta l’italo-israeliana Liliach Le Havron
"Ho appreso del decesso di Liliach Le Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi. Entrambi erano scomparsi dopo l’attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l’Italia un altro giorno di lutto". così Antonio Tajani su X.
Ore 19.24 - Fonti Egitto: Hamas libera oggi altri ostaggi stranieri
Una fonte della sicurezza egiziana spiega che alcuni prigionieri con doppia nazionalità detenuti da Hamas stanno per essere rilasciati al valico di Rafah per essere consegnati alle ambasciate dei loro Paesi. La stessa fonte ha sottolineato che sono già state inviate delle ambulanze al valico. Non ci sono al momento conferme ufficiali né da parte di Israele né da parte di Hamas, ma anche il network Al Arabiya riferisce del rilascio imminente di una cinquantina di persone. Una possibilità evocata anche dal quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti vicine ai negoziati.
Ore 19.07 - Droni attaccano basi Usa in Siria
Le forze americane e alleate in Siria sono state attaccate in un raid che non ha causato feriti. Lo ha confermato un funzionario degli Stati Uniti, dopo che un gruppo di miliziani ha affermato di aver lanciato droni contro le truppe di Washington. "Un attacco contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione è avvenuto questa mattina presto in Siria. Non ci sono stati feriti o danni", ha spiegato il funzionario Usa, riferendosi alla coalizione internazionale contro l'Isis. Il funzionario non ha fornito dettagli sull'attacco, ma un gruppo che si fa chiamare la Resistenza islamica in Iraq ha detto all'inizio della giornata che aveva lanciato droni contro le forze americane ad Al-Tanf e Al-Malikiyah in Siria. Lo stesso gruppo ha anche affermato di aver preso di mira le truppe statunitensi in Iraq sabato scorso.
Ore 19.02 - Haaretz: Hamas valuta il rilascio di ostaggi in cambio di carburante
Una fonte informata sui negoziati in corso riferisce ad Haaretz che Hamas starebbe valutando il rilascio degli ostaggi in cambio di carburante. La stessa fonte precisa che sono ancora in corso discussioni a riguardo.
Ore 18.57 - Hamas, le istruzioni: come uccidere gli ostaggi
"Uccidete i problematici o chi pone una minaccia", nel caso riunite alcuni ostaggi e "usateli come carne da cannone, assicurandovi che siano chiaramente visibili". Queste alcune delle istruzioni trovate in tasca ai terroristi di Hamas su come trattare gli ostaggi, secondo quanto è stato reso noto dall'ufficio stampa del governo israeliano, che ha diffuso le immagini dei testi e la loro traduzione. Secondo quanto scritto nel "manuale", gli ostaggi vanno bendati, con polsi e caviglie legati. "Bisogna creare confusione, usando armi da fuoco, granate stordenti, minacciando torture o uccisioni e dando fuoco a numerosi luoghi. Le donne e i bambini vanno separati dagli uomini", aggiungono i terroristi.
Ore 18.46 - Pressing di Idf al governo per iniziare l'offensiva contro Gaza
I funzionari delle Forze di difesa israeliane (Idf) ritengono "necessaria" un'operazione di terra all'interno della Striscia di Gaza al fine di raggiungere gli obiettivi di guerra fissati dal governo, anche a costo di perdere molti soldati. L'Idf lo ha comunicato al governo su cui sta facendo pressione per ottenere il via libera all'offensiva. Per il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, sarà un attacco "letale".
Ore 18.25 - Visita a sorpresa di Crosetto ai caschi blu italiani in Libano
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha effettuato oggi una visita-lampo a sorpresa in Libano, dove ha incontrato anche i militari italiani di stanza nel sud del Paese a ridosso della linea di demarcazione con Israele. L'obiettivo? Dimostrare "l'attenzione, il rispetto e la vicinanza dello Stato" alla Task Force italiana. "Continua - ha spiegato - lo sforzo della Difesa per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione in Medio Oriente".
Ore 17.50 - Borrell precisa: non nascerà la pace con le rappresaglie ai bimbi di Gaza
"Non si ottiene la pace per il futuro infliggendo ai bambini di Gaza le stesse sofferenze da quelli israeliani". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell al termine del Consiglio in Lussemburgo, citando più volte le parole del presidente Usa Joe Biden sulla necessità che Israele rispetti il diritto umanitario e le regole della guerra. "Ogni diritto ha dei limiti e in un assedio non ci può essere un taglio dell'acqua e dell'elettricità, lo abbiamo detto più volte così come abbiamo condannato fermamente gli attacchi brutali di Hamas", ha precisato.
Ore 17.30 - Gli Usa avvertono Israele: con il rinvio dell'offensiva possibile rilascio di altri ostaggi
Gli Stati Uniti hanno riferito ai funzionari israeliani che un ritardo in una possibile offensiva di terra a Gaza permetterebbe agli Usa di lavorare più a lungo con i loro partner regionali per il rilascio di altri ostaggi.
Ore 17.07 - Borrelll: Russia prova a sfruttare la situazione
"In quanto ministri degli Esteri ci siamo dedicati ad analizzare la situazione con altri attori internazionali. Bisogna evitare un'escalation del conflitto regionale. È chiaro che la Russia sta cercando di sfruttare la situazione a vantaggio suo con campagne di disinformazione". Così l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo in cui si e' discusso della crisi tra Israele e Gaza.
Ore 17.00 - Ungheria: su Israele forti divisioni tra gli Stati Ue
Intervento a gamba tesa dell'Ungheria. "Non è esagerato affermare che c'è una forte divisione tra gli Stati membri su come affrontare il conflitto israelo-palestinese, da quale punto di vista, quali conclusioni trarre". Queste le parole del ministro degli Esteri ungherese, Péter Futsal Szijjártó, in conferenza stampa in Lussemburgo. "C'è una distanza difficile da colmare tra due opinioni estreme. C'è stato anche un avvertimento contro i doppi standard e la mancanza di coerenza tra le guerre israeliana e ucraina", ha concluso.
Ore 16.45 - Israele, soldati si addestrano per l'operazione terra
I soldati dell'Idf - sia quelli in servizio sia i riservisti richiamati - stanno conducendo una "serie di esercizi in modo da aumentare le capacità per l'operazione di terra a Gaza". Lo conferma il portavoce militare, il quale ha aggiunto che si stanno addestrando "squadre di combattimento che uniscono forze di fanteria, corpi corazzati e altre unità in una serie di diversi scenari di guerra", ha concluso.
Ore 16.36 - Hamas, 436 uccisi dai raid di Israele nelle ultime 24h a Gaza
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che 436 persone, tra cui 182 minori, sono state uccise negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore sulla Striscia. Il bilancio totale delle vittime dall'inizio della guerra è salito a 5.087 morti, tra cui 2.055 bambini e 1.119 donne, e più di 15.000 persone sono rimaste ferite, secondo le autorità palestinesi.
Ore 16.23 - Proteste contro Netanyahu a L'Aja, 19 arresti
La polizia olandese ha arrestato 19 attivisti che avevano occupato l'ingresso della Corte penale internazionale (Cpi), all'Aja, protestando contro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, per le azioni di Tel Aviv nella sua guerra contro Hamas. Gli attivisti del gruppo Extinction Rebellion avevano occupato un ponte davanti alla corte dell'Aja, portando uno striscione con la scritta 'Netanyahu è un criminale di guerra'.
Ore 16.00 - Lavrov in Iran
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è arrivato in Iran per colloqui con le controparti regionali. Lo ha confermato il ministero degli esteri russo su X. La visita a Teheran si svolgerà sullo sfondo dell'escalation del conflitto Israele-Hamas e dei timori di espansione, nonché del coinvolgimento di forze in esso, compreso l'Iran.
Ore 15.49 - Israele, "eliminata cellula terroristica nel sud del Libano"
L'esercito israeliano dice di aver colpito con un drone una cellula terroristica nel Libano del sud che si apprestava a un attacco con un missile anti tank nella zona del Monte Dov. Sono in tutto più di 20 "le cellule terroristiche" di Hezbollah che - a detta del portavoce militare Daniel Hagari - sono state eliminate nel Libano del sud dall'inizio della guerra a Gaza dello scorso 7 ottobre.
Ore 15.40 - La bozza del vertice Ue, "sostegno a pausa umanitaria"
"Il Consiglio europeo sostiene l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres per una pausa umanitaria al fine di consentire un accesso umanitario sicuro e l'arrivo degli aiuti a chi ne ha bisogno." Lo si legge nel capitolo relativo al Medio Oriente, nella terza bozza delle conclusioni del vertice dei 27 che si terrà a Bruxelles giovedì e venerdì.
Ore 15.32 - Raid israeliano colpisce moschea a Gaza
Un raid israeliano ha colpito un'altra moschea nella Striscia di Gaza, portando a 32 il numero totale di moschee distrutte nel territorio dal 7 ottobre. Lo riferisce il ministero degli Interni dell'enclave, come riporta Al Jazeera. Presa di mira la moschea Al-Noor Al-Mohammedi nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza.
Ore 15.18 - Hamas lancia attacchi con droni, intercettati da Israele
Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno riferito su Telegram di aver lanciato due attacchi con droni contro due basi militari israeliane, come riporta Al Jazeera. Haaretz fa sapere che due droni entrati da Gaza nello spazio aereo israeliano "sono stati intercettati da un elicottero militare e dal sistema di difesa aerea".
Ore 15.13 - Premier Palestina: non dare a Israele il "permesso di uccidere"
Il primo ministro palestinese, intervenuto a una riunione di governo a Ramallah, in Cisgiordania, ha condannato chi ha dato "la licenza di uccidere a Israele". Nelle scorse ore Washington e i paesi europei hanno invocato il "diritto di Tel Aviv a difendersi", non invitando invece lo Stato ebraico a mettere fine ai suoi attacchi a Gaza.
Ore 14.26 - Il ministro degli Esteri iraniano parla con leader Hamas
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, citato dai media iraniani, ha parlato al telefono con Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, e con il segretario generale della Jihad islamica, Ziad Nakhala. Nel colloquio ha detto che il sostegno degli Stati Uniti a Israele è "una delle ragioni principali dei crimini del regime".
Ore 14.20 - Tre ministri israeliani minacciano di dimettersi
"Almeno tre ministri" israeliani stanno considerando la possibilità di rassegnare le dimissioni per obbligare il premier Benyamin Netanyahu ad assumersi pubblicamente le proprie responsabilità in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre: lo riferisce il sito Ynet, del quotidiano Yediot Ahronot, senza pubblicare i loro nomi.