Come un horror
Hell's Angels, il più sconvolgente degli orrori: "Corpi bruciati nel forno della pizza"
Da Stati Uniti arriva una storia degna di un film horror. Secondo una sentenza della U.S., Merl Hefferman (54 anni) è colpevole di aver fatto bruciare il corpo di Joel Silva. L'accusato è un personaggio noto alle forze dell'ordine. Si tratta infatti capo della sede di Fresno degli Hell's Angels, la più famosa fra le gang motociclistiche americane. L'omicidio sarebbe avvenuto in circostanze terrificanti. Stando a quanto riportato dal Mercury News, l'assassino avrebbe cremato illegalmente il cadavere della vittima in un forno, chiamato ironicamente “pizza oven” (forno della pizza).
Come riporta Repubblica, durante un raduno Silva aveva litigato con un amico del capo, minacciando di ucciderlo. In questo modo, però, si era condannato a morte. L’omicidio era accaduto il 16 giugno 2014, nel quartier generale di Fresno degli Hells Angels guidato da Hefferman, mentre Joel si preparava a festeggiare il quindicesimo compleanno della figlia. La salma era stata trasferita all’agenzia di pompe funebri Yost & Webb, e il direttore Levi Phillips ha confermato di essere stato contattato dal capo della gang e costretto a tenere aperta la porta.
Ma non è finita qui. Si è scoperto anche che Silvia non è l'unico malcapitato finito nelle mani di Hefferman. Lo stesso macabro rituale si era ripetuto nel febbraio del 2015 e nel luglio del 2016, e almeno altri tre membri degli Hell's Angels, Robbie Huff, Arthur Carasis e Juan Guevara, erano finiti nel “forno per la pizza”. L’avvocato di Hefferman, James Bustamante, ha negato che il cliente sia colpevole anche di questi reati, cercando di commuovere il tribunale con la sua storia: "Merl ha avuto un’educazione tumultuosa e violenta. Quando aveva 6 mesi, era stato gettato da una finestra del secondo piano e poi giù per due rampe di scale. Sua madre aveva una relazione sentimentale col migliore amico di suo padre, che aveva buttato il padre fuori da un’auto e gli era passato sulle gambe - ha raccontato il legale - Il patrigno di Hefferman abusava di lui e della madre. Quando aveva 7 anni tornò a casa da scuola e trovò il patrigno che trascinava sua madre per i capelli in giro per casa. Il patrigno poi tirò fuori una pistola e sparò a Merl quattro volte. A seguito di questo incidente fece le valigie, compreso un sacco a pelo, e lasciò la casa".