Strategie belliche
Israele, "per un anno o più": la drammatica previsione di Ehud Barak
A L'aria che tira, il programma di La7 condotto da David Parenzo, si è tornati a discutere della guerra in Medio Oriente. Nella puntata di oggi, venerdì 20 ottobre, è intervenuto un ospite d'eccezione: Ehud Barak. L'ex primo ministro laburista, alla guida di Israele dal 1999 al 2001, ha infatti parlato delle prossime strategie che l'esercito del suo Paese adotterà contro Hamas, fornendo un parere da esperto in questioni belliche. "Oltre alla liberazione degli ostaggi, qual è l'obiettivo militare di Israele?", domanda il conduttore. "L'obiettivo - spiega l'ex premier - è cancellare qualsiasi capacità militare di Hamas, qualsiasi missili, razzo, laboratorio".
Il timore, manifestato da molti autorevoli commentatori, è che l’offensiva israeliana possa colpire anche civili palestinesi. E, in questo senso, la riposta di Barak non lascia a molte interpretazioni: "L'obiettivo militare è piuttosto difficile - confessa l'ex premier - Noi saremo stati felici se fosse stato completato solo con le forze aeree. Ma non è così". Nonostante sostenga che Israele non voglia restare a Gaza per i prossimi 10 o 20 anni, la prospettiva presentata dal politico è quella di un intervento che potrebbe durare a lungo. "L'obiettivo è rimanere a Gaza per un periodo temporaneo. Però potrebbe essere per diversi mesi, magari un anno o più".
Guarda qui l'intervento di Barak a L'aria che tira
Parenzo, prima di salutare il suo ospite, domanda a Barak quale futuro immagina per la striscia di Gaza. L'ex premier, dopo aver ricostruito il drammatico quadro internazionale intorno al conflitto, non riesce a fornire una risposta definitiva.