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Israele, la "festa" delle Ong pro Hamas: "Gloria ai martiri e grazie alle loro anime"

Solamente qualche giorno fa, Joseph Borrell, l’alto rappresentante perla politica estera dell'Ue, aveva sottolineato che è necessario fare "una distinzione tra Hamas, i palestinesi e l’autorità palestinese", assicurando anche che i fondi comunitari continueranno a essere stanziati per la popolazione palestinese. E non è l'unico autorevole esponente politico a pensarla in questo modo. Ma sarà proprio così? Dichiarazioni alla mano, sembra che la realtà sia molto diversa da quella descritta dallo spagnolo. Come riporta Il Giornale, molte risorse arrivano attraverso progetti gestiti da organizzazioni non governative, i cui rappresentanti sono stati contigui ideologicamente a gruppi considerati terroristici da Stati Uniti e Ue. "Gloria ai martiri e grazie alle loro anime", si legge in un post su Facebook di Sumoud Sa’adat, responsabile documentazione dell'Ong Addameer.

Dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, nelle dichiarazioni di membri di alcune delle Ong finanziate da Ue e Italia non c'è traccia di prese di distanza, né di istanze di pace. I commenti, infatti, sono fortemente anti-Israeliani. Nonostante molti post sui socal siano stati prontamente cancellati, Ngo Monitor, la banca dati che mappa i finanziamenti alle Ong palestinesi, è riuscita a rintracciarne il contenuto. La Palestinian Ngo network, per esempio, lo scorso 8 ottobre rilasciava questa dichiarazione: "Negli ultimi due giorni ha avuto luogo una guerra aggressiva dello Stato occupante per vendicarsi ed espandere i massacri contro il popolo palestinese, soprattutto nella Striscia di Gaza. Il popolo palestinese sta affrontando, da più di 75 anni, un’occupazione razzista e fascista. Stanno resistendo con tutto il valore e il sacrificio. Il mondo deve svegliarsi boicottando Israele e imponendogli sanzioni".

 

 

Nell’elenco delle dichiarazioni anti-Israele figurano anche quelle della Palestine Medical Relief Society (finanziata da Francia, Ue, Svezia, e dall’Italia nei progetti di cooperazione con la Palestinian Ngo network per tre milioni di euro). Lo scorso 7 ottobre, il giorno della strage, il presidente della Ong aveva affermato ai microfoni di Al Jazeera: "Israele non è onnipotente e mostra anche cosa possono fare i palestinesi quando sono determinati a resistere per la loro libertà".

Al-Haq, un'altra Ong inserita da Tel Aviv nell'elenco delle organizzazioni con presunti legami con gruppi terroristici e ospitata a Montecitorio il 21 dicembre 2021 insieme con Addameer, lo scorso 10 ottobre dichiarava: "La migliore jihad è prepararsi per la guerra, ed è meglio prepararsi perla guerra ad Ashkelon". Tra il 2018-2021 Al Haq ricevuto 296mila euro dall'Ue. E oltre 1,8 milioni in progetti finanziati dall’Agenzia italiana per la cooperazione. Tra il 2018-2021 Al Haq ricevuto 296mila euro dall'Ue. E oltre 1,8 milioni in progetti finanziati dall’Agenzia italiana per la cooperazione.