Svolta bellica

Ucraina, missili americani Atacms abbattono 9 elicotteri russi

L'Ucraina ha utilizzato missili americani a lungo raggio di tipo Atacms per colpire nove elicotteri russi nell'Ucraina orientale: è quanto riporta il sito di Politico, precisando che i missili sono stati consegnati nelle ultime settimane. La fornitura dei missili Atacms segnala un cambio di passo nella strategia della amministrazione Biden, fino a ora restia alla consegna di questo genere di armi alle forze ucraine dati i rischi di escalation del conflitto.

La conferma arriva dallo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post pubblicato su Telegram: "Saluto tutti coloro che lottano e lavorano per l'Ucraina! Grazie a tutti coloro che aiutano! E oggi, un ringraziamento speciale agli Stati Uniti. I nostri accordi con il Presidente Biden sono stati rispettati. Sono stati rispettati in modo molto accurato - gli Atacms hanno dato prova di sé", 

 

 

 

Mentre sul piano bellico l'utilizzo dei missili a lungo raggio rappresenta l'unica novità di rilievo in un quadro fin qui di stallo da ambo le parti, dal punto di vista diplomatico si segnala l'incontro tra il premier ungherese Viktor Orban e il presidente russo Vladimir Putin, un faccia a faccia avvenuto a margine del forum Belt and Road a Pechino. Orban - scrive l'agenzia russa Ria Novosti - ha affermato che Budapest non ha mai voluto uno scontro con Mosca.

 

 

 

"Ci sono stati incontri difficili, ma mai cosi' difficili come questo. Non ci siamo mai trovati in una situazione così difficile prima. L'Ungheria non ha mai voluto scontrarsi con la Russia. Al contrario, l'obiettivo dell'Ungheria è sempre stato quello di stabilire ed espandere i migliori contatti reciproci, e abbiamo avuto successo". L'Ungheria, ha sottolineato Orban, sta cercando di "salvare tutto ciò che può per i contatti bilaterali" ed è interessata a continuare la cooperazione economica "finché ciò è possibile". Orban ha ringraziato le società russe Rosatom e Gazprom per la loro collaborazione e l'adempimento dei loro obblighi nell'approvvigionamento energetico del Paese.