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Israele sotto attacco, "chi ha orchestrato l'azione": il punto di Morris Mottale

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L'attacco a Israele da parte di Hamas è stato orchestrato dall'Iran e ora rischia di degenerare ulteriormente con l'apertura di un fronte tra Israele e Libano. È questo lo scenario illustrato da Morris Mottale, professore di politica internazionale e sicurezza alla Franklin University di Lugano: "Bisogna riconoscere che gli iraniani hanno organizzato l’attacco. È nel loro interesse", spiega all'agenzia Adnkronos, perché sono "astuti" e pronti a sacrificare sull’altare della guerra allo Stato ebraico "fino all’ultimo arabo, fino all’ultimo palestinese" oltre ad avere "un interesse strategico nel distruggere 
Israele perché lo delegittima" agli occhi dei Paesi arabi che vogliono far la pace con Tel Aviv. Non a caso, di recente, ricorda Mottale, il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, è stato a Teheran. E ancora: la guerra a Gaza distoglie anche l’attenzione degli occidentali dai problemi interni dell’Iran, dalla repressione delle proteste agli abusi contro le donne. Insomma per i mullah, forti anche dell’alleanza con Cina e Russia, quanto accade a Gaza apre scenari "vincenti sotto tutti i punti di vista".

 

 

Ma il rischio adesso è che possa aprirsi anche un fronte nel nord Israele con Hezbollah, dal momento che il Libano è un "satellite" dell'Iran. "Molti si aspettano che cominci una guerra anche con il Paese dei cedri", sostiene Mottale, secondo il quale non è un caso che Israele bombardi "ogni settimana" obiettivi militari in Siria: lo scopo è quello di fermare le forniture di armi che dall’Iran, attraverso il Paese di Assad, arrivano in Libano a Hezbollah, movimento sciita alleato di Teheran.

 

 

Inoltre, secondo Mottale, l’attacco sferrato questa mattina 7 ottobre dalla Striscia di Gaza potrebbe essere anche la pietra tombale sul processo di normalizzazione in corso tra Israele e l’Arabia Saudita. "Dopo quanto accaduto Israele sarà costretto a combattere i palestinesi nella Striscia di Gaza e i sauditi saranno costretti a interrompere il processo di pace". 

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