Puzza di bruciato

Macron, farsa-Lampedusa? "La solidarietà è un dovere"

"Il nostro dovere verso tutti gli europei è non lasciare l'Italia sola di fronte a ciò che sta attraversando". Emmanuel Macron avrebbe ammesso la necessità di un cambio di passo europeo secondo quanto riportato dall'agenzia Afp. Il presidente francese, interrogato sulla crisi migratoria a Lampedusa a margine del suo viaggio a Semur-en-Auxois, avrebbe detto: "Ritengo che sia responsabilità dell'intera Unione europea stare al fianco dell'Italia". Mentre il ministro degli Interni francese Darmanin ha convocato per oggi una riunione urgente per analizzare l'emergenza immigrazione e la nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, si è recata ieri a Lampedusa per denunciare come il fenomeno, destinato a travolgere anche Francia e resto d'Europa, sia di fatto lasciato in mano alle sole autorità italiane, anche il capo dell'Eliseo sembra aver capito di non poter più stare con le mani in mano. 

"Agiremo con rigore ma umanità", sottolinea Macron, parlando di "un dovere di solidarietà europea. Le decisioni verranno prese con l'Italia". L'agenda del capo di En Marche sembra dettata anche da interessi meramente interni. Nei giorni scorsi le autorità francesi hanno bloccato Ventimiglia e i valichi con l'Italia, respingendo i migranti. E Parigi e Berlino hanno formalmente sospeso il patto di solidarietà rifiutando di accogliere i disperati sbarcati a Lampedusa. Ecco perché la "retromarcia" di Macron puzza di farsa a uso e consumo propagandistico.

Il leader dei repubblicani francesi Éric Ciotti infatti ha invitato il capo dell'Eliseo a "impegnare mezzi civili e militari senza precedenti per proteggere i confini" francesi: "6.000 migranti sono appena sbarcati in Europa. Domani saranno alle porte della Francia", scrive  su X Ciotti. 

Il dibattito a Parigi è comunque già nel vivo. L'isola di Lampedusa sta affrontando negli ultimi giorni un numero "eccezionale" di migranti, che ha provocato un "dramma umanitario", afferma la direttrice generale di France Terre d'Asile Delphine Rouilleault a Bfmtv. Marion Maréchal, vicepresidente del partito di estrema destra Riconquista (Reconquête!), come detto si è recata a Lampedusa per "inviare un messaggio di sostegno all'Italia abbandonata dall'Unione europea di fronte al sovraccarico migratorio". Jordan Bardella, capo del Raggruppamento Nazionale, ha invitato Macron a non accogliere "nessun migrante" che arrivi nel continente europeo attraverso Lampedusa.