L'esperto
Nicolai Lilin, la rivelazione: "Chi è il mandante della morte di Prigozhin"
Il jet di Yevgeny Prigozhin mentre precipitava ha perso 2.400 metri di quota in meno 30 secondi. Dalle informazioni del servizio Flightradar24, i ricevitori hanno ottenuto le prime informazioni dall'aereo Embraer affittato dalla compagna Wagner alle 17:46 (ora di Mosca). Alle 18:10 l'aereo aveva raggiunto l'altitudine di crociera. Nove minuti dopo, la velocità verticale dell'aereo ha iniziato a cambiare drasticamente, passando da 30.100 piedi (9,174km) piedi a 19.725 piedi (6012km). L'Embraer Legacy 600 è poi sceso di 2,4 chilometri in meno di 30 secondi, ha mantenuto l'altitudine per qualche altro secondo, quindi ha iniziato a precipitare e si è schiantato sul terreno.
L'aereo di Prigozhin è precipitato nei pressi del villaggio di Kuzhenkino, nella regione di Tver, non lontano dalla città di Bologoye e dal lago Valdai, dove si trova la residenza di Vladimir Putin. I sistemi di difesa aerea del 42° reggimento missilistico antiaereo sono posizionati a 50 chilometri dal luogo dell'incidente. Nelle vicinanze si trova anche la base aerea militare di Khotilovo. Questo territorio fa parte del Distretto militare occidentale, dove dall'autunno scorso sono stati sostituiti quattro comandanti in capo.
IL RAPPORTO FSB
Secondo il rapporto ufficiale interno dell’FSB, i dati sul volo dell’aereo Embraer Legacy 600 sono apparsi intorno alle 17:46 ora di Mosca. Secondo quanto riferito, il velivolo non ha inviato le proprie coordinate e la posizione del jet è stata calcolata sulla base dei segnali ricevuti dal radar. Il servizio è stato in grado di determinare la posizione del velivolo alle 17:59 e lo ha condotto fino alle 18:11 ora di Mosca. In quel momento, il jet di Prigozhin stava guadagnando quota, allontanandosi dalla capitale in direzione nord-ovest. Alle 18:11 il jet ha raggiunto un'altitudine di 8,5 chilometri e ha volato così per qualche altro minuto; intorno alle 18:20 ha iniziato una brusca discesa. In soli 22 secondi, l'Embraer di Prigozhin ha perso 2,5 chilometri di altitudine, dopodiché i dati hanno smesso di arrivare.
«Ci sono stati due schiocchi così forti, che persino il mio cane ha abbaiato. Il pezzo è volato più lontano, verso Kuzhenkino, un villaggio che si trova da quelle parti. È caduto in quella zona. E il secondo pezzo è volato, un frammento, a forma di ventaglio, così rumoroso, era abbastanza grande. Ho avuto paura, ho pensato che sarebbe potuto cadere qui sulla nostra casa», ha dichiarato un testimone oculare vicino al villaggio di Kuzhenkino che ha visto e ha ripreso con proprio telefonino lo schianto dell'aereo. Secondo lui, parti dell'aereo erano sparse in diverse direzioni per circa cinque chilometri. Tra una vasta varietà di teorie che attualmente vengono proposte come i motivi dell’accaduto, si può serenamente scartare quelle, secondo i quali questo abbattimento aerei è progettato dai servizi segreti di Putin. Se i servizi volevano far fuori Prigozhin e Utkin, avrebbero usato altri metodi, si trattava delle persone facilmente rintracciabili, abbatterli nell’aereo con l’utilizzo di un’antiaerea non c’era alcuna necessità operativa per le spiedi Putin. Avrebbero potuto eliminarli semplicemente avvelenandoli oppure imitando un incidente.
Adesso diversi specialisti sostengono che l’abbattimento è avvenuto molto probabilmente con un sistema di antiaerea, non si può ipotizzare che a quella quota è stato adoperato un sistema portatile che può essere facilmente trasportato anche in un automobile civile. Chi ha buttato giù questo aereo sapeva l’affar suo e ha usato un sistema di antiaerea mobile o fisso militare in grado di raggiungere un aereo in quota superiore ai cinque mila metri, che va ben oltre al limite di tutti i missili di antiaerea portatili che esistono. Si può inoltre il escludere l’errore di antiaerea che cercava di abbattere un drone. Non è una coincidenza, ma un’azione premeditata che potevano svolgere solo i militari che hanno accesso al serio sistema di antiaerea.
I SUOI NEMICI
Probabilmente la morte di Prigozhin è dovuta al suo conflitto con il ministero della difesa russo, in particolare con generale Gerasimov e il ministro Shoigu. Si tratta dell’episodio di ormai storica lotta tra i rappresentanti dei due sistemi diversi. Da una parte struttura privata gestita dall’imprenditore Prigozhin, dall’altra partire una struttura ministeriale e burocratica gestita dai funzionari statali con una certa cultura alla gerarchia. A partire dall”impegno della Wagner nellAfrica il ministero della difesa russo non era contento con eccessiva “indipendenza” sia al livello decisionale sia nella gestione economica degli affari delle operazioni. Il conflitto in Ucraina ha solo messo in risalto le divergenze e attualmente, molto probabilmente, abbiamo visto la conclusione delle tensioni. Putin in tutto questo osserva dall’alto il combattimento dei ragni nel barattolo, impassibile, attendendo che vinca il più forte, ben consapevole che per lui è più importante l’equilibrio nello strato di difesa che fa parte della sua piramide del potere, di qualsiasi preferenza personale.