Parla il ministro

Guido Crosetto, clamoroso sul golpe: "Non sono nemici, una sola via possibile"

Evitare l’intervento armato in Niger a ogni costo è la via auspicata dall’Unione europea. La Rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel, Emanuela Del Re, ha ribadito il sostegno all’Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, e l’impegno per trovare "una soluzione diplomatica". Visione sostenuta anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha chiesto all’Ecowas di prolungare l’ultimatum per evitare lo scontro armato, mentre Berlino ha avvisato i golpisti che per loro ci saranno "severe conseguenze personali" se dovesse accadere qualcosa al presidente deposto Mohamed Bazoum e alla sua famiglia. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha invece riferito di colloqui tra la giunta golpista e le truppe italiane in Niger: "Ci sono stati incontri tra i nostri contingenti e il portavoce del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (CNSP) più alcuni elementi di spicco del CNSP, della Guardia Nazionale e dell’Aeronautica italiana", scrive Crosetto in un tweet: "Durante i colloqui è emersa chiaramente la non ostilità verso i militari italiani presenti da parte del CNSP", i cui membri costituiscono la giunta golpista.

 

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La preoccupazione del governo di Roma è chiara: qualsiasi operazione condotta da eserciti stranieri in questo momento rischia di far degenerare la situazione. Un intervento potrebbe non solo aumentare il consenso popolare verso i golpisti, ma anche irrobustire i rapporti della giunta con i colonnelli filorussi che guidano il Mali e il Burkina Faso, aprendo così le porte del Niger alla Wagner. "L’unica via è quella diplomatica", ha sottolineato Tajani a La Stampa. "L’Europa non può permettersi uno scontro armato, non dobbiamo essere visti come colonizzatori dell’Africa. Al contrario, dobbiamo creare una nuova alleanza con i Paesi africani, che non sia sfruttamento".