Raid

Stretto di Kerch, 450 kg di tritolo contro la petroliera russa: il blitz

Con un nuovo attacco di droni marittimi, le forze di Kiev hanno colpito e danneggiato una petroliera russa nello stretto di Kerch. Secondo quanto riporta l’agenzia 
ucraina Unian, la sala macchine è stata inondata dopo la potente esplosione provocata dai droni, provocando un’inclinazione della nave. Anche l’agenzia russa Tass riferisce che la petroliera è stata danneggiata, assicurando che nessun membro dell’equipaggio è rimasto ferito. Citando il centro di coordinamento del soccorso marittimo di Novorossiksk afferma che due rimorchiatori stanno dando assistenza alla nave. Inoltre, l’agenzia russa rende noto che, a causa della minaccia di un attacco, è stato temporaneamente sospeso il traffico sul ponte di Crimea. 

Sono stati "i servizi militari e la Marina dell’Ucraina" a condurre "la nuova operazione speciale nel Mar Nero" e a "far saltare in aria una grande petroliera della Federazione Russa SIG, che trasportava carburante per le truppe russe", conferma la RBC- Ucraina citando fonti dell’intelligence. Secondo queste fonti, l’operazione speciale si è svolta secondo lo scenario classico: un drone di superficie, 450 chili di tritolo, un’esplosione.  

La petroliera - una delle più grandi della Federazione Russa (costruita nel 2014, quasi 5.000 tonnellate) - era carica di carburante e si trovava in acque territoriali ucraine, nei pressi del Ponte di Crimea. Dal 2019 questa nave è oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti per aver trasportato petrolio e carburante dalla Russia alla Siria.