L'oppositore russo

Navalny, condanna choc a 19 anni per "estremismo": la dura reazione dell'Ue

Diciannove anni di reclusione in una colonia a regime speciale: questa la pena a cui è stato condannato l'oppositore russo Aleksej Navalny nell’ambito del processo per "estremismo" in cui è coinvolto. A riportarlo è l'agenzia Tass, che fa sapere come al momento Navalny stia già scontando condanne per un totale di 11 anni. All'oppositore è stato contestato di aver creato e preso parte a una comunità estremista, finanziandola e coinvolgendo minori in attività pericolose. Il pm aveva chiesto inizialmente una pena di 20 anni.

 

 

 

Dopo la sentenza, non si è fatto attendere il duro commento della comunità internazionale. “Questa condanna arbitraria è la risposta al suo coraggio di parlare criticamente contro il regime del Cremlino. Ribadisco l'appello dell'Ue per il rilascio immediato e incondizionato di Navalny”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. Navalny, 47 anni, è stato arrestato nel 2021 al suo rientro in Russia dalla Germania, dove era andato a farsi curare dopo essere stato avvelenato. Un episodio che lo ha portato quasi alla morte e un episodio per cui lui ha accusato i servizi segreti interni russi. Già a marzo 2022 era stato condannato a nove anni di prigione con le accuse di frode e oltraggio della corte. Per i suoi sostenitori, il processo è una farsa, in primis perché condotto a porte chiuse.

 

 

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