Supporto russo

Donald Trump, il Cremlino vede complotti anche contro il tycoon

Mirko Molteni

Dopo che ieri l'ex-presidente americano Donald Trump è stato incriminato per “cospirazione” per l'occupazione di Capitol Hill il 6 gennaio 2021, la Russia addita la spaccatura interna agli Usa. Il commento di Mosca è stato affidato alla portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova. Sul suo canale Telegram ha osservato: «Trump deve rispondere di 4 accuse, cospirazione per frodare gli Stati Uniti; cospirazione per ostruire un procedimento ufficiale; ostruzione e tentativo di ostruzione di un procedimento ufficiale e cospirazione contro i diritti civili dei cittadini. Per coincidenza avviene a un anno dalle elezioni americane». E rimarca una seconda volta «per coincidenza». Ironia per significare il contrario. Che cioè a Trump si sbarra la strada per la rielezione alla Casa Bianca nel 2024.

 

 

Tesi ribadita dallo stesso Trump. La Russia tifa per un suo secondo mandato, poiché egli ripete che se fosse stato presidente nel 2022 «la guerra in Ucraina non sarebbe scoppiata, avrei trovato l'accordo». Ma il conflitto c'è e prosegue. I russi hanno bombardato con droni infrastrutture granarie a Odessa e nel porto di Izmail, sul fiume Danubio. Ha protestato la vicina Romania, membro Nato. Danni gravi, anche se le difese hanno abbattuto 23 droni su tutta l'Ucraina, di cui 11 sull'area di Odessa e 10 su quella di Kiev. Altra sfida alla Nato è un'esercitazione che Mosca ha avviato sul Baltico con 30 navi e 30 aerei. Putin ha parlato al telefono col presidente turco Recep Erdogan di un possibile rinnovo del patto sull'export di grano, ma è prematuro.

 

 

Mentre gli Stati Uniti s'apprestano a un nuovo invio di armi a Kiev per 400 milioni di dollari, tra blindati e antiaerea, gli ucraini affermano d'aver preso posizioni russe presso Avdiivka. Washington lamenta che il programma di fornitura di caccia F-16 tarda perché i paesi europei non hanno ancora presentato il loro piano di addestramento per i piloti ucraini sui loro territori. I russi, invece, sbandierano l'abbattimento di 12 razzi sparati dagli Himars e la distruzione di un posto comando ucraino vicino Zaporizhia, nonché di depositi di munizioni a Druzhkovka.