L'ira del tycoon
Donald Trump incriminato per Capitol Hill, la furia del tycoon: "Siete come i nazisti"
È furibondo l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump che è stato incriminato anche per l'assalto a Capitol Hill dei suoi sostenitori il 6 gennaio 2021. Trump ha parlato di "persecuzione da Germania nazista ed ex Unione Sovietica". Ma si è anche detto certo che "nel 2024 vinceremo la Casa Bianca e renderemo l’America di nuovo grande. Non ho nessun dubbio su questo". Il tycoon ha parlato così nel corso di un messaggio video dopo la presentazione di quattro capi di imputazione contro di lui: "Mi attaccano tutti - ha aggiunto Trump - i marxisti, i comunisti e i fascisti ma non solo sopravvivremo, saremo più forti che mai".
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L’avvocato di Trump, John Lauro, ha definito la nuova incriminazione federale a carico dell’ex presidente, in relazione al presunto tentativo di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali 2020, come "un attacco alla libertà di parola e all’attivismo politico". Intervistato dall’emittente televisiva Cnn, Lauro ha caratterizzato l’incriminazione come "un tentativo non soltanto di criminalizzare, ma anche di censurare la libertà di parola": a suo dire, dopo le elezioni presidenziali Trump era stato informato "di problematiche" nel regolare svolgimento dell’iter elettorale, e "aveva assistito al cambiamento delle regole in tempo reale, senza che le legislature statali di potessero esprimere in proposito". L’avvocato ha ammesso che Trump si era affidato in questo frangente alla consulenza legale dell’avvocato John Eastman, che secondo la pubblica accusa sarebbe stato uno degli architetti di una strategia tesa a sovvertire l’esito del voto.
L'’ex presidente dovrà comparire in tribunale a Washington nella giornata di domani, giovedì 3 agosto, dopo essere stato nuovamente incriminato nel quadro delle indagini sui tentativi di bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden alle elezioni del 2020, culminati con l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Stando all’atto di accusa, depositato dall’ufficio del consigliere speciale Jack Smith, nei confronti di Trump sono stati avanzati quattro capi d’accusa per cospirazione e intralcio alla giustizia. Si tratta della terza incriminazione per Trump, dopo quelle relative ai pagamenti alla pornodiva Stormy Daniels e ai documenti classificati trovati la scorsa estate nella sua residenza privata a Mar-a-lago, in Florida.