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Pedro Sanchez nei guai: il centrodestra strappa un seggio decisivo

Pessime notizie per Pedro Sanchez. Il premier uscente spagnolo rischia di dover archiviare il sogno di restare al timone del governo. Il Partito Popolare, infatti, strappa un seggio a Madrid al PSOE nel conteggio del voto estero: i Popolari arrivano a 137 seggi contro i 121 dei socialisti. Lo riportano i media spagnoli, secondo cui si complica la possibilità di una reinvestitura per l’ex premier Pedro Sanchez, che dovrebbe a questo punto ottenere il via libera dei catalani di Junts e non una semplice astensione per poter formare un possibile governo. Se il conteggio fosse confermato la somma dei blocchi al Congresso sarà di 172 seggi per il PP e l’estrema destra di Vox, a patto che l’alleanza si estenda anche al blocco Coalizione delle Isole Canarie e UPN, e 171 per la sinistra, ovvero PSOE, Sumar, ERC, PNV, EH Bildu e GNL.

Ai socialisti non basterebbe più, quindi, l’astensione dei sette deputati di Junts in una futura investitura di Sànchez, ma serve il "sì" di almeno alcuni dei parlamentari della formazione catalana. Il conteggio dei voti degli elettori all’estero normalmente privilegia la sinistra, ma questa volta l’unico seggio che passa di mano va al Partito Popolare. A Girona, dove il PP aspirava a conquistare un seggio, la situazione è invece rimasta invariata rispetto al voto del 23 luglio.

 

Fonti del PSOE citate dal quotidiano El Pais hanno fatto sapere che, sebbene il PP abbia finito per prendere il seggio a Madrid, "non cambia la situazione per formare maggioranze. Insieme dovranno decidere se unire le forze con PP e VOX, e aprire la porta a un governo di destra con l’estrema destra, o unirsi al resto delle forze politiche per evitarlo, esattamente come ieri", sottolineano dal Psoe. Ma ora la strada per la formazione di un governo di sinistra si fa in salita.