Kim Yo-jong, mondo col fiato sospeso: "Incidente sconvolgente inevitabile"
Dove non arriva Kim Jong-un ci pensa la sorella Kim Yo-jong. Braccio destro e consigliera del leader nord coreano, la donna alza il tiro contro gli Stati Uniti. Yo-jong ha detto chiaro e tondo che "un incidente sconvolgente è inevitabile" se gli aerei-spia americani continueranno a volare a Est della penisola coreana. Nella giornata di lunedì 10 luglio, Pyongyang ha inviato i suoi jet intercettori allo scopo di sgomberare lo spazio aereo. Uno spazio - va precisato - che la Nord Corea considera sua zona economica esclusiva. Si tratta di una fascia profonda 200 miglia nautiche (370 chilometri) fuori dalle coste della Nord Corea. Eppure gli apparecchi americani sarebbero stati messi in fuga, ma si sarebbero ripresentati poco dopo, avvistati 400 miglia a Est delle coste, secondo la propaganda nordista.
In totale, la difesa aerea nordcoreana ha contato "otto intrusioni americane". In base alla legge marittima internazionale, le acque territoriali della Nord Corea si estendono solo per 12 miglia nautiche (22 km). Il Pentagono, di fronte alla minaccia, ha tentato di placare gli animi spiegando che gli Stati Uniti "come sempre sono impegnati a volare e navigare responsabilmente e in sicurezza ovunque sia consentito dalla legge internazionale".
Basterà? Non è il primo "incidente" che vede i due paesi uno contro l'altro. Nel lontano 1969, i nordcoreani abbatterono un aereo da ricognizione della US Navy che volava sul Mar del Giappone per controllare le comunicazioni. In quell'occasione furono uccisi 31 militari americani a bordo del Lockheed L-1049 Super Constellation, ma gli Usa optarono per non reagire con la forza.