Guerra

Francia, la protesta si allarga in Svizzera: "Ora tocca a loro"

La Francia è una polveriera che sta per esplodere. E ora a quanto pare il vento di protesta che sta travolgendo Emmanuel Macron potrebbe spostarsi nella vicina Svizzera e accendere una miccia preoccupante in tutta l'Europa. Quella appena trascorsa è la quinta notte di disordini e scontri in Francia dopo la morte del giovane Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto a Nanterre. Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha definito quella appena trascorsa "una notte più calma grazie all’azione delle forze dell’ordine".

Tensioni anche sugli Champs-Elysées a Parigi. La zona è stata completamente blindata ma gruppi di giovani di tanto in tanto hanno tentato di fare irruzione. Intanto è di 719 il bilancio degli arresti effettuati nella notte dalle forze dell’ordine in seguito alle proteste.

Secondo il rapporto ancora provvisorio del ministero dell’Interno francese, nella notte sono rimasti feriti 45 poliziotti e gendarmi, 577 veicoli e 74 edifici sono stati dati alle fiamme, mentre 871 incendi sono stati registrati su strade pubbliche. La rivolta che sta incendiando le banlieue adesso si allarga e tocca la Svizzera. Dopo gli appelli alla protesta lanciati dai manifestanti su Snapchat e Tiktok, a Losanna ci sono stati scontri in centro, con 200 giovani che hanno affrontato la polizia. La polizia ha arrestato oltre 1.300 persone da quando sono iniziate le violente. Le autorità hanno inviato truppe supplementari nelle città più critiche: Lione, Grenoble e Marsiglia.