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"Scenario Z", la Cina si prepara alla Terza Guerra mondiale: cosa rivela il piano

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Sun Tzu insegna: il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di iniziare a combattere. Si tratta del principio fondante dell'Arte della guerra: l'obiettivo è raggiungibile studiando i punti di forza e di debolezza dell'avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia nella propria forza. È per questo che davanti al pericolo di uno scontro militare con Stati Uniti e alleati, la Cina si prepara allo scenario più estremo, quello di una terza guerra mondiale. L’Esercito popolare di liberazione (Pla) cinese ha effettuato infatti una simulazione di “guerra totale” durante la valutazione delle prestazioni di nuove armi con missili e siluriche piovevano da ogni direzione complicando la difesa dei torpedinieri schierati contro il nemico. Rumori di disturbo impedivano la comunicazione tra le navi. E le capacità di rilevamento dei radar è ridotta a meno del 60% della loro prestazione normale.  Si tratta del cosiddetto “Scenario Z”, spiega Alessandra Colarizi sul Fatto Quotidiano, che prevede l’estensione di un conflitto regionale su scala globale, con la mobilitazione di le risorse e gli sforzi disponibili di una nazione per vincere il conflitto: coinvolge non solo il personale militare, ma anche la popolazione civile e l’economia, proprio come avvenuto durante la Prima e la Seconda guerra mondiale.

 

Il risultato della simulazione, pubblicato questo mese sul Chinese Journal of Ship Research, non identifica esplicitamente il Paese avversario, ma cita tra gli asset in dotazione di un’immaginaria “alleanza blu” l’Arleigh Burke, una classe di cacciatorpediniere della Marina statunitense entrata in servizio negli anni '90 del Novecento. Mentre lo studio – sottoposto a revisione paritaria – si concentra sulla sorte delle navi cinesi, gli autori stimano anche i costi complessivi di una “guerra totale”, che potrebbero includere la perdita di milioni, o addirittura miliardi, di vite umane e ingenti danni a città, sistemi di trasporto, reti di comunicazione e impianti industriali.  Nel caso di impiego di armi nucleari, vanno considerati in aggiunta effetti duraturi e dannosi su ambiente e agricoltura con possibili carenze alimentari, mutazioni genetiche e tassi più elevati di cancro e altre malattie. Alcuni ricercatori militari cinesi hanno proposto dunque di portare la guerra sul suolo americano se non può essere evitata: la Cina ha sviluppato e sta sviluppando armi all’avanguardia, come missili ipersonici e siluri a propulsione nucleare in grado di penetrare nelle reti di difesa statunitensi.

 

 

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