Cosa c'è dietro

Titan, Nicola Porro: "Perché hanno taciuto", pesantissimi sospetti sugli Usa

Perché tutti sapevano che il Titan era imploso subito ma nessuno lo ha detto? Se lo chiede Nicola Porro che sul suo sito riprende un articolo del Wall Street Journal, in cui si legge che "la Marina Usa aveva rilevato subito l’implosione del Titan, grazie ad un sistema di rilevamento acustico top secret progettato per individuare i sottomarini nemici. La Us Navy si è messa in ascolto non appena il batiscafo ha perso le comunicazioni. Poco dopo, il suono di un’implosione". Peccato però, continua il giornalista e conduttore di Quarta Repubblica, che "le autorità Usa non hanno voluto rovinarci la suspense della storia 'stanno finendo l’ossigeno', non hanno voluto interrompere un’emozione".  

 

 

Insomma, ragiona Porro, "l'amministrazione Biden sapeva da domenica scorsa che il sottomarino era probabilmente imploso poche ore dopo l’inizio del suo viaggio, ma ha lasciato credere che i passeggeri fossero vivi da qualche parte negli abissi e che fosse in atto una corsa contro il tempo prima che finissero l’ossigeno". È stata una "operazione di distrazione di massa"?. Sicuramente le ricerche del Titan "non avrebbero dominato le prime pagine e le aperture dei principali media per giorni se si fosse saputo dell’implosione già registrata dalla Marina", sottolinea il giornalista.

 

 

Un'altra domanda è perché e da cosa ci volevano distrarre. Porro la spiega così: "In questi giorni ne sono successe molte, anche se probabilmente non ne avrete sentito o letto molto sui media mainstream. Per esempio, abbiamo avuto il patteggiamento-farsa di Hunter Biden, di cui abbiamo raccontato su Atlantico Quotidiano. Ma non è finita qui, altre rivelazioni esplosive sui Biden stanno arrivando".