C'è chi dice "nein"

Austria, il rifiuto che travolge la Ue: "Noi non paghiamo più"

Una notizia di quelle che passano inosservate ma che potrebbero scatenare un vero e proprio terremoto in Europa, al punto da far crollare le certezze di cassa dell'intera Unione Europea. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer (OeVP) infatti ha respinto la richiesta della Commissione europea circa il versamento di più fondi da parte degli Stati membri.

L’uso dei fondi esistenti dovrebbe essere "la priorità prima di richiedere nuove tasse agli Stati membri", ha detto il cancelliere questa mattina in occasione della trasmissione 'Oe1-Morgenjournal' citando un volume complessivo di 480 miliardi di euro. Nehammer chiede prima di tutto considerazioni sull’utilizzo dei fondi già disponibili: "Sarebbe bene che la Commissione Ue presentasse come vuole ricollocare e poi vedremo".

Nei giorni scorsi la Commissione Ue ha chiesto ai 27 Stati membri di contribuire con circa 66 miliardi di euro in aggiunta al quadro finanziario pluriennale fino al 2027 a favore delle aree dell’Ucraina e della migrazione. Per l’Austria l’aumento significherebbe ulteriori 1,6 miliardi di euro. Il ministro delle finanze Magnus Brunner (OeVP) ha immediatamente respinto la richiesta: "L’Austria, in quanto contribuente netto, non poteva accettare un aumento dei fondi". Insomma, da Vienna arriva uno sganassone fortissimo sull'Europa. Uno schiaffo che potrebbe mettere presto in discussione uno dei pialstri più importanti di Bruxelles: il bilancio.