Articolo 5
Germania, mega esercitazione Nato: verso la guerra mondiale?
Si chiama "Air Defender 23" ed è la più grande esercitazione delle Forze aeree della Nato mai organizzato dalla sua creazione nel 1949. Vi parteciperanno 25 Paesi (tra cui Germania, Francia e Italia), 250 aerei e circa 10mila soldati, secondo quanto ha annunciato la Bundeswehr, l'esercito tedesco. E sarà la Germania a gestire la logistica. L'obiettivo è coordinare le aeronautiche dei Paesi Nato per rispondere a un eventuale Articolo 5: attacco e tentativo di invasione da parte di un nemico a uno dei membri dell’Alleanza.
La Germania, come riporta Il Fatto quotidiano, ha messo a disposizione basi militari in quattro aree del Paese: Schleswig-Holstein, Bassa Sassonia, Baviera e Renania Palatinato mentre le operazioni comprenderanno sorvoli anche di Paesi Bassi e Repubblica Ceca e di conseguenza rallenteranno il traffico aereo civile. Il sindacato dei controllori di voli calcola come minimo 50mila minuti il ritardo atteso.
"Insieme ai nostri alleati stiamo dimostrando di poter difendere rapidamente ed efficacemente il territorio dell’Alleanza", ha commentato il ministro degli Esteri, Boris Pistorius. Da parte loro gli Stati Uniti hanno inviato per l’esercitazione un centinaio di aerei, tra cui alcune squadriglie dei nuovi F-35, che con le prossime consegne, diventeranno i principali caccia da combattimento dei Paesi orientali della Nato, con la loro capacità di lanciare missili nucleari a centinaia di chilometri e volare a duemila chilometri all’ora. Ingo Gerhartz, comandante della Luftwaffe (aeronautica militare tedesca), ha assicurato che si tratta solo di "scenari difensivi" per "proteggere il territorio Nato”.
Ma in Germania non sono mancate le polemiche. "La capacità di difesa è imperativa – ha detto il capogruppo della Linke al Bundestag, Dietmar Bartsch – ma qui c’è poco di 'defender' e molto tintinnio di sciabole nell’aria". Questa esercitazione insomma serve solo a "spendere sempre più miliardi nel potenziamento della Bundeswehr". Anche il cancelliere Olaf Scholz è stato contestato, persino dalla base del suo partito Spd durante un comizio dove si è preso fischi e urla. Ma lui si è difeso così: "Il guerrafondaio è Putin, lo capireste se aveste ancora un po’ di buon senso nel cervello".