Usa, contrastare l'immigrazione clandestina con robot

francesca Belotti

Contro l'immigrazione clandestina, gli americani controllano costantemente il confine fra Usa e Messico. Tuttavia, spesso, molte persone riescono a portare a termine con successo il loro viaggio. Ma ora il ministero della Sicurezza Usa ha deciso di stanziare 8miliardi di dollari per rafforzare quest'azione. In particolare, l'amministrazione Obama, intende contrastare l'immigrazione clandestina con un nuovo sistema: l'impiego di robot. Il riferimento è a droni altamente tecnologici, riconducibili ad aeroveicoli senza pilota, in grado i pattugliare con occhi-telecamera i confini fra gli Stati Uniti e il Messico registrando ogni minimo rumore, fotografando ogni piccolo spostamento, lungo oltre 3mila chilometri di frontiera, per un raggio di 10 chilometri. "Questo tipo di sistema consentirebbe peraltro di controllare con maggiore efficacia il narcotraffico ed eventuali azioni terroristiche", spiega Henry Cuellar, esponente democratico di Laredo, "in particolare nella zona compresa fra El Paso e Brownsville". Lo scopo è anche quello di evitare, ogni anno, di dover fare i conti con la lunghissima lista di persone che, nel tentativo di fuggire da un paese all'altro in cerca di fortuna, perdono la vita nel deserto per fame o sete: uno al giorno è la stima di morti concernente gli immigrati che tentano di superare clandestinamente il confine fra il Messico e gli Stati Uniti secondo l'Aclu, American Civil Liberty Union. In attesa dell'entrata in azione dei robot-sentinella, gli statunitensi continueranno a controllare i flussi clandestini con barriere di sicurezza (Muro di Tijuana), ricognizioni aeree, video telecamere fisse. Gianluca Grossi