L'Advantage Sweet
Iran, "sequestrata una petroliera nel Golfo dell'Oman": furia-Usa
La Marina degli Stati Uniti ha affermato che l'Iran ha sequestrato una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall nel Golfo dell’Oman. La 5a Flotta della Marina americana, con base nel Medioriente, ha identificato la nave come Advantage Sweet. I dati satellitari di MarineTraffic.com hanno mostrato che la nave si trovava nel Golfo di Oman, appena a nord della capitale dell’Oman, Muscat, giovedì pomeriggio. Era appena arrivata dal Kuwait ed era diretta a Houston, in Texas. "La petroliera ha lanciato una richiesta di soccorso durante il sequestro alle 13,15 mentre si trovava in acque internazionali", ha dichiarato la Marina.
La Quinta Flotta "monitora la situazione". "Le azioni dell’ Iran sono contrarie al diritto internazionale e disturbano la sicurezza e la stabilità nella regione. Il governo iraniano deve rilasciare immediatamente la petroliera - prosegue la nota - Le continue interferenze da parte dell'Iran sui diritti di navigazione nelle acque della regione rappresentano una minaccia alla sicurezza marittima e all’economia globale. Negli ultimi due anni, l'Iran ha sequestrato in modo illecito almeno cinque imbarcazioni commerciali in Medio Oriente".
Il sequestro di oggi da parte dell’Iran - anche se al momento l'Iran non conferma - è l’ultimo di una serie di dirottamenti ed esplosioni che hanno turbato una regione che comprende lo Stretto di Hormuz, la stretta imboccatura del Golfo Persico attraverso la quale passa un quinto di tutto il petrolio in commercio. Gli incidenti sono iniziati dopo che l’allora presidente Usa Donald Trump ritirò unilateralmente gli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare iraniano con le potenze mondiali, in base al quale Teheran si era impegnata a limitare drasticamente l’arricchimento dell’uranio in cambio della revoca delle sanzioni economiche. La Marina Usa ha inoltre attribuito all’Iran la responsabilità di una serie di attacchi che hanno danneggiato petroliere nel 2019, nonché di un attacco con un drone a una petroliera collegata a Israele in cui rimasero uccisi due membri europei dell’equipaggio nel 2021. Teheran nega di aver compiuto gli attacchi.