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Bakhmut, "situazione molto difficile": la guerra alla svolta decisiva

Per la terza volta da quando è iniziata l'invasione russa in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese e volato all'estero per stringere alleanze e assicurarsi le armi e i mezzi militari per combattere le forze di occupazione russe. In visita ufficiale a Varsavia Zelensky ha parlato di Bakhmut, la roccaforte ucraina nella regione di Donetsk, ammettendo che la situazione "molto difficile", ma assolutamente non sotto il controllo russo.  "Posso assicurarvi che il nemico non controlla Bakhmut" ha sottolineato Zelensky. "In questa guerra", ha poi puntualizzato, "non ci sono compromessi: non rinunceremo al nostro territorio, alla nostra libertà o ai nostri figli", ha ribadito aggiungendo che la guerra che sta conducendo il suo Paese è in difesa "dell'Europa e della libertà".  

 

Zelensky ha riferito dei "continui attacchi di artiglieria pesante" e alla "carenza di munizioni" dei suoi soldati. Secondo il think tank statunitense Isw (Insitute for the study of the war), tuttavia, i combattenti del Gruppo Wagner hanno fatto ulteriori progressi nel centro di Bakhmut. Dopo aver preso il palazzo dell'amministrazione comunale la notte del 2 aprile, sono state pubblicate nuove immagini riprese da un drone che mostrano le milizie di Yevgeny Prigozhin mentre issano le bandiere russe sulle macerie dell'edificio amministrativo distrutto il 3 aprile.  Diversi blogger militari russi hanno inoltre diffuso un'immagine di un combattente Wagner in piedi davanti all'edificio dell'amministrazione comunale di Bakhmut prima che venisse distrutto. Il gruppo Wagner probabilmente continuerà a cercare di consolidare il controllo del centro della cittadina e a spingersi verso ovest, attraverso le aree urbane, in direzione di Khromove.