La rabbia e l'orgoglio

Trump, "una grande giornata". Cos'ha voluto dire in tribunale

Ha parlato prima sul social Truth e poi in un comizio dalla sua villa di Mar-a-Lago, Donald Trump. Dopo essere stato formalmente messo in stato d'arresto in tribunale a Manhattan, l'ex presidente americano è volato in Florida e di fatto ha aperto la sua campagna per le elezioni presidenziali nel 2024, che saranno segnate dalle sue disavventure giudiziarie. La prima, il caso Stormy Daniels. Quindi il procedimento per i voti in Georgia e le accuse su Capitol Hill. 

 

 



"L'udienza è stata scioccante per molti - ha scritto Trump rivolgendosi ai suoi follower -, poiché non c'erano 'sorprese', e quindi non c'è caso giudiziario. Praticamente ogni esperto legale ha detto che non c'è caso. Niente è stato fatto illegalmente". Quindi al telefono con i suoi sostenitori radunatisi a New York il tycoon repubblicano ha aggiunto: "Oggi è stata una grande giornata perché, come sapete quest'indagine è una farsa".

 

 

 

"Un'indagine", ha attaccato ancora, "organizzata dalla sinistra radicale che odia l'America. E ne abbiamo altre nei prossimi mesi, ma stiamo vincendo da otto anni e continueremo a vincere". In aula, ha sottolineato il suo legale Joe Tacopina (che è anche presidente della Spal, club di Serie B italiana), Trump "ha voluto pronunciare le parole non colpevole". "Ha pensato che fosse una cosa buona e ha voluto farlo ", ha detto l'avvocato a Fox News. "Quello che è scioccante è che un pubblico ministero voglia perseguire un caso così debole e per questo violi delle leggi elettorali federali". Secondo Tacopina "non si arriverà a un processo".

 

 

 

La questione però è già tutta politica. "I democratici hanno da subito spiato la mia campagna elettorale, attaccandomi costantemente con indagini fraudolente", ha tuonato Trump nella notte italiana in viaggio per la Florida, dove è volato subito dopo essere uscito dal tribunale newyorkese. "Non stanno dando la caccia a me, stanno venendo a dare la caccia a voi. Io sarò un ostacolo sulla loro strada". Riguardo alle accuse di brogli in Georgia, legalmente più rischiose rispetto al caso Stormy Daniels, Trump è sicuro: "L'inchiesta della procura di Atlanta è un caso falso per interferire nelle elezioni del 2024, dovrebbe essere archiviata subito". Probabilmente, però, non andrà così.