Incriminato?
Donald Trump, New York nel caos: chi è il giudice che lo può rovinare
Non ci sarà alcuna telecamera a immortalare le dichiarazioni di Donald Trump che tra qualche ora si presenterà davanti al giudice di New York, Juan Merchan, per rispondere durante l'udienza preliminare dell'incriminazione. Una concessione fatta ai legali dell'ex presidente dallo stesso Merchal per evitare di creare una "atmosfera da circo", ma anche perché non c'è alcun precedente. Per questo il giudice ha stabilito che potranno essere presenti in aula per pochi minuti solo cinque fotografi, cui sarà consentito esclusivamente di scattare alcune istantanee. Vietata anche l'introduzione di apparecchi elettronici nell'aula di tribunale.
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I capi d'imputazione per Trump non sono ancora noti, ma la Cnn parla di almeno 30 reati legati a frode commerciale. Al centro dell’indagine ci sarebbe il pagamento illecito di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels, avvenuto secondo l’accusa – falsificandone la natura nei libri contabili e utilizzando i finanziamenti della campagna per la Casa Bianca del 2016. Di certo c'è che l'ex presidente, nega ogni illecito e intende dichiararsi non colpevole. La strada sembra tracciata, ma il tycoon a poche ore dall'udienza ha annunciato una nuovo acquisto per il suo legal team. Ha infatti assunto un altro avvocato, Todd Blanche, che andrà ad affiancare Joe Tacopina e Susan Necheles che lo hanno rappresentato nell'indagine messa in campo dall'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, che ha portato all'incriminazione. Non si fida dei suoi avvocati? Vuole cambiare strategia? Vuole aumentare la potenza di fuoco del suo team difensivo? Del resto Blanche aveva lavorato già alla difesa di Paul Manafort, ex capo della campagna elettorale di Trump, e Igor Fruman, socio dell'ex avvocato di Trump, Rudy Giuliani.
Adesso è arrivato il momento di far vedere quanto vale lui e lo staff legale stipendiato da Trump. Davanti avranno di fronte Juan Merchan, un giudice di origine colombiana, nato a Bogotà e arrivato in Usa con la famiglia quando aveva appena sei anni. Da allora, in cerca del sogno americano, ha scalato tutti i gradini della società: è cresciuto in un'umile casa a Jackson Heights, nel Queens, ha lavato i piatti per aiutare la famiglia e pagarsi gli studi, poi ha fatto una carriera folgorante accelerata dall'incontro-scontro con Trump: fu il tycoon a farlo conoscere al grande pubblico con un post su Truth, in cui ha detto ai suoi follower: "Il giudice Merchan mi odia".