Il caso

Pallone-spia su Aviano e Sigonella: cosa cercano i cinesi

Il pallone-spia cinese che è stato abbattuto la scorsa settimana negli Stati Uniti non è un caso isolato, ma fa parte di un ampio programma di Pechino che coinvolge oltre quaranta Paesi in cinque diversi continenti, inclusa l’Italia. Il dipartimento di Stato americano ha rivelato alcuni dettagli sulla “flotta di palloni cinesi”, che sarebbe stata sviluppata unicamente con l’obiettivo di condurre operazioni di sorveglianza. 

 

 

Lo scorso mercoledì si è svolto un incontro tra i rappresentanti del governo americano e i diplomatici dei paesi interessati: stando a diverse fonti, sono state convocate circa 150 persone di 40 ambasciate e a tutte loro sono state date “informazioni dettagliate” che possono essere condivise con partner e alleati. Resta da capire il reale motivo che ha spinto Pechino a fare una mossa del genere, soprattutto considerando il contesto storico molto delicato, con una guerra in corso in Europa. L’ipotesi più accreditata tra gli esperti è che i palloni-spia siano un segnale di un possibile pericolo ben più grave e complesso. 

 

 

Per quanto concerne l’Italia, sembra abbastanza scontato quali possano essere i siti di interesse per i teleobiettivi nascosti nei palloni. “Roba militare, solo militare - si legge su Il Giornale - sistemi d’arma di interesse strategico sono sicuramente collocati a Aviano in Friuli, a Ghedi in Lombardia, a Poggio Renatico in Romagna, a Sigonella in Sicilia. Sono basi fornite di armamento nucleare tattico e strategico, in più Sigonella è la base di partenza e di controllo dei droni da pattugliamento Global Hawk e dei droni killer Triton e Repaer”.