Il filo rosso
Diplomatici sotto attacco, la pista anarchica e il caso Cospito
La Procura di Roma aprirà un'inchiesta sugli attacchi alle sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona. A piazzale Clodio sono attese nel prossime ore le informative dei carabinieri del Ros e della Digos per avviare formalmente i fascicoli di indagine. Nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove si trova il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio mentre a Berlino è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia. I procedimenti saranno all’attenzione dei magistrati dell’antiterrorismo. La pista più accreditata, al momento, è quella anarchica come per l’attacco incendiario avvenuto a dicembre ai danni del primo consigliere dell’ambasciata italiana Susanna Schlein, la sorella della candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein esponente del partito democratico, con l’incendio dell’auto.
L'attentato alla Schlein, infatti, avvenne la notte del 2 dicembre scorso quando venne data alle fiamme l’auto della diplomatica, mentre venne trovata una bomba molotov, inesplosa, vicino a una seconda auto parcheggiata sotto l’abitazione. Sei giorni dopo, l’8 dicembre, gli anarchici greci rivendicarono la responsabilità del gesto: il gruppo "Carlo Giuliani revenge nuclei", in un testo pubblicato su Internet, aveva espresso solidarietà ad Alfredo Cospito, in sciopero della fame da ottobre, perché sottoposto al 41bis.
Cospito è in carcere per aver gambizzato nel maggio del 2012 Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare. Il 30 dicembre scorso un altro atto vandalico: era stato imbrattato il portone del consolato italiano a Porto Alegre, in Brasile, ed erano stati ritrovati bigliettini con messaggi di solidarietà a Cospito.