cambio ai vertici
Putin fa fuori Gerasimov, clamoroso: la nomina di Lapin
Lo Stato Maggiore dell'Esercito russo ha un nuovo capo. Come confermato dal ministro della Difesa, Vladimir Putin ha rimosso Valerij Vasil’evič Gerasimov per affidare al colonnello generale Alexander Lapin il piano di addestramento, combattimento e riarmo delle delle forze di terra. Capo di stato maggiore delle truppe russe in Siria da ottobre 2018 a gennaio 2019, proclamato "Eroe della Russia" nel luglio 2022, con decreto del presidente russo, Lapin rientra in una precisa strategia dello zar che sta prendendo forma in queste settimane: quella di limitare lo strapotere della Wagner ma soprattutto far in mondo che il fondatore Prigozhin dimentichi in fretta i suoi sogni di successione al Cremlino.
Nelle ultime settimane, infatti, numerosi esperti avevano fatto il suo nome come possibile papabile a una ipotetica successione a Putin, oltre che indicarlo come interessato a prendere il controllo del sale e del gesso dalle miniere vicino alla città di Bakhmut. Lo zar non lo permetterebbe mai e così - nonostante le critiche anche tra i fedelissimi - ha affidato l'importante ruolo a Lapin, detestato sia il comandante della Wagner Prigozhin, sia dal capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov reputandolo responsabile per la "resa" di Liman e la sconfitta nella regione di Kharkiv.
"Se potessi, declasserei Lapin a soldato semplice", lo ha duramente criticato Kadyrov definendolo generale "senza talento". ""Lo priverei dei suoi riconoscimenti e, con una mitragliatrice in mano, lo manderei in prima linea per lavare la vergogna con il sangue", aveva detto lo scorso 1° ottobre il ceceno. Ora dovrà mettersi sull'attenti davanti al nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Russo.