Francia, aumenta consumo cocaina

Monica Rizzello

Aumenta in Francia il consumo di cocaina, mentre quello di cannabis si stabilizza e torna in voga l'eroina, grazie a nuovi modi di consumo che non prevedono l'uso della siringa. Sono questi i punti chiave, che emergono dallo studio dell'Osservatorio francese delle droghe e tossicodipendenze, che ha analizzato l'uso di stupefacenti oltralpe negli ultimi 10 anni. La tendenza generale, spiega ancora lo studio, è un cambiamento del problema della tossicodipendenza, che non interessa più solo i contesti marginali, ma si diffonde sempre più tra le classi medie e alte. Il consumo, inoltre, è sempre più diversificato: non dipendenza da una sola sostanza, ma uso di droghe diverse associato ad abuso di alcool e tabacco. La cocaina, grazie all'aumento della disponibilità, è entrata in una fase di «forte utilizzo»: dal 1998 al 2005 sono triplicate le persone tra 18 e 44 anni che ammettono di averla provata (da 1,2% a 3,8%), arrivando a superare il milione. «Percepita come una droga da svago, e tutto sommato poco pericolosa - spiega lo studio - sembra adattarsi a una fase in cui la performance è molto valorizzata socialmente». Si diffonde inoltre la pratica di mischiare cocaina e bicarbonato per fumarli, in modo analogo al crack. L'utilizzo di cannabis si è stabilizzato dall'inizio degli anni Duemila, ma a un livello «elevato», con 1,2 milioni di consumatori frequenti e oltre mezzo milione di consumatori quotidiani. Torna invece a crescere il consumo dell'eroina che, dopo la drastica diminuzione degli anni Novanta grazie all' introduzione delle terapie sostitutive (metadone e subutex), torna a superare quota 1% di persone che dicono di averla provata.