Paradossi

Elon Musk, il cortocircuito: fa cose di sinistra ma i compagni sbroccano

Tommaso Lorenzini

Ogni volta che Musk parla, si muove, ammicca, o anche solo twitta una sillaba, la sinistra "fa contatto". Ed esce di strada. E per sinistra intendiamo sia i dem americani sia i loro tirapiedi nostrani, che di filosofia "liberal" hanno solo ciò che riguarda loro stessi. Dunque il resto, se non la pensa come loro, va crocifisso. Ora, nella lista dei bersagli politici dei progressisti è finito pure Elon Musk, reo di essersi schierato dalla parte del "puzzone" Donald Trump tanto da aver lanciato un sondaggio per chiedere se non sia il caso di riammetterlo su Twitter, social appena acquistato proprio da Musk per 44 miliardi di dollari. 

Lo scapigliato Elon probabilmente non conoscerà Nanni Moretti, né la sua celebre battuta «D'Alema, di' una cosa di sinistra»: il paradosso è che proprio lui, divenuto nemico numero uno della sinistra, da sempre porta avanti progetti, battaglie, intuizioni che la sinistra stessa ha storicamente posto in testa alla propria agenda. Compreso il via libera a quelel droghe leggere che Musk fumò tranquillamente durante una diretta radio. Pensiamo all'eterna litania sulle libertà individuali: libertà sessuale, libertà di aborto, libertà di parola. Ecco, Musk ha deciso di prendersi Twitter al grido di «sono contro la censura», promettendo libertà di post e di contenuto per tutti. 

C'è qualcosa più di sinistra? Capitolo transizione ecologica. Ecologisti e ambientalisti sono ormai braccio armato dei dem, Greta Thunberg icona, la necessità di rendere il pianeta "green" un caposaldo dei programmi elettorali. E Musk cosa ha fatto? Con la sua Tesla ha rivoluzionato e lanciato verso il futuro l'auto elettrica, quella pulita (?), quella che i kompagni (e l'Europa dei kompagni) vogliono imporci dal 2035. C'è qualcosa più di sinistra? E la rinnovata corsa allo spazio? Musk, con il suo rivoluzionario progetto Space X (vedi il clamoroso razzo Starship SN10 a decollo verticale, roba da fantascienza) ha affiancato (sostituito?) la Nasa facendo riesplodere il mai nascosto afflato americano per la conquista delle stelle, con l'obiettivo di portare l'uomo su Marte entro questo decennio. È lo stesso desiderio che guidò John Fitzgerald Kennedy negli anni 60 e più di recente Barack Obama, idoli dei dem. E allora, c'è qualcuno più di sinistra di Musk?