Brutalità
Zelensky, il ricatto atroce di Putin per costringerlo alla resa: e ora?
Con le truppe ucraine impegnate nelle controffensive, Vladimir Putin pensa a un piano B. A svelare quanto starebbe architettando il presidente russo è Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky. "Siamo onesti - esordisce su Twitter -, la Federazione russa sta cercando di commettere un genocidio energetico, ma Kiev e l'Ucraina resisteranno". Il timore è quello di un blackout totale, causato dai continui bombardamenti di Mosca sulla Capitale ucraina. D'altronde da giorni i cittadini devono fare i conti con il freddo sempre più insostenibile, munendosi di stufe e candele.
E le preoccupazioni si fanno reali, secondo Roman Tkachuk, capo del dipartimento di sicurezza municipale presso l'amministrazione statale della città di Kiev: "Siamo consapevoli - è costretto ad ammettere - che, se la Russia continuerà con questi attacchi, potremmo perdere l'intero sistema elettrico". Per questo i funzionari stanno pensando a un’eventuale evacuazione dei tre milioni di abitanti rimasti nella Capitale ucraina, con la compagnia energetica statale che ha reso noti diversi blackout a rotazione in sette regioni dell’Ucraina.
Una situazione di emergenza che costringe la popolazione a fare incetta di scorte di cibo e acqua potabile. "I nostri nemici stanno facendo di tutto perché la città sia senza riscaldamento - denuncia Vitaliy Klitschko, il sindaco di Kiev -, senza elettricità, senza approvvigionamento idrico. In generale vogliono che moriamo tutti. E quanto saremo preparati alle diverse situazioni, dipende dal futuro del Paese e dal futuro di ognuno di noi. Non lo escludiamo. Ipotizziamo i diversi scenari per resistere, per prepararci". L'obiettivo dello zar è chiarissimo: mettere a dura prova la resilienza del popolo ucraino e spingere il loro presidente a trattare. In una posizione ben più debole di quella di Mosca.