Uccise i genitori per non pulire la cameretta

Eleonora Crisafulli

Ha ucciso i genitori per non ordinare la sua camera. John Caudle, quattordicenne del Colorado, incriminato per omicidio di primo grado, rischia l’ergastolo nonostante la giovane età. La sua storia ha sconvolto la tranquilla cittadina di Monte Vista. È stato l’imputato stesso, freddo e distaccato,  a riportare ogni piccolo particolare agli inquirenti: a ottobre il ragazzino ha litigato con la madre Joanne, per l’ennesima volta, perché si rifiutava di pulire la cameretta e gettare la spazzatura. Stanco dei continui rimproveri e desideroso di libertà, John ha premeditato il doppio omicidio e si è procurato l’arma del delitto, una pistola appartenente al patrigno Tracy. Dopo qualche giorno il ragazzo ha sparato contro i genitori appena rientrati in casa. Poi, come se nulla fosse successo, ha trascorso tutta la notte davanti ai videogame e, al risveglio, la mattina dopo si è recato regolarmente a scuola. Gli insegnanti hanno raccontato che il ragazzo sembrava sereno e felice. Solo dopo due giorni dall’omicidio, il nonno di John ha trovato i cadaveri. Anche se il pubblico ministero Dan Edwards non ha chiesto la pena di morte, l’imputato rischia il carcere a vita, viste le agghiaccianti modalità del delitto e la totale mancanza di pentimento.