Sul filo dell'Apocalisse
Aviano, arriva la bomba atomica: guerra, cosa sta per accadere
L'Europa si riscopre primo fronte bellico nel confronto a distanza tra Stati Uniti e Russia. Il Pentagono ha anticipato la consegna di armi nucleari tattiche alle basi Nato nel Vecchio Continente, una chiara mossa strategica di deterrenza nei confronti di Mosca sull'onda della guerra in Ucraina. Le nuove bombe termonucleari B61-12 secondo i piani americani dovrebbero essere consegnate già nelle prossime settimane, anche alle basi Nato in Italia. Un ritorno agli scenari catastrofici della Guerra fredda, quando il mondo era sul filo dell'Apocalisse nucleare.
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In Italia le nuove armi nucleari saranno in dotazione ad Aviano e verranno montate sugli F-35, ma potranno essere sganciate anche dai bombardieri Stealth B-2 e da aerei da guerra più piccoli. La potenza massima delle B61-12 è almeno di 27 volte superiore a quella di Hiroshima (15 kilotoni), con quattro rendimenti selezionabili: 0,3, 1,5, 10 o 50 kilotoni. A riferire dell'accelerazione (la decisione era già stata programmata fin dal 2015) è Politico, che riferisce di un programma costato al governo americano 10 miliardi di dollari. La sostituzione con i nuovi armamenti era inizialmente prevista per la primavera 2023, ma quanto sta accadendo in Ucraina ha evidentemente spinto l'amministrazione di Joe Biden e il suo Stato maggiore ad agire subito.
Tutto questo avviene nelle stesse ore in cui il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l'occidente di ordire una "escalation" che sta portando il mondo nel "decennio più pericoroso dai tempi della Seconda guerra mondiale". Dal canto loro, gli Stati Uniti stessi non escludono più l'uso di armi nucleari contro la minaccia o l'uso di armi non nucleari verso il territorio nazionale, le forze statunitensi all'estero o gli alleati. È quanto emerso dal nuovo National Defense Strategy, un rapporto del Pentagono. Nel rapporto, si legge che gli Stati Uniti "considereranno l'uso di armi nucleari solo in circostanze estreme".
Nel documento, non si specifica quali minacce non nucleari potrebbero produrre una risposta nucleare da parte degli Stati Uniti, ma le attuali minacce includono le armi ipersoniche in possesso di Russia e Cina. È invece chiaro quello che succederebbe a un'altra potenza nucleare: "Qualsiasi attacco nucleare della Corea del Nord contro gli Stati Uniti o i suoi alleati e partner sarà inaccettabile e porterà alla fine di questo regime. Non esiste uno scenario in cui il regime di Kim possa usare armi nucleari e sopravvivere".