Tensione a Oriente

Corea del Nord, missili verso la portaerei nucleare: "Reazione alle manovre Usa"

La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio verso il Mare del Giappone. Secondo un funzionario giapponese, citato da Kyodo News, i missili sono caduti al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone. L'esercito sudcoreano ha riferito che i lanci sono avvenuti tra le 6:01 e le 6:23 ora locale. 

 Il ministero degli Esteri del regime di Kim Jong un ha precisato che i recenti lanci di missili sono stati "misure di contrasto" contro le esercitazioni militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud. Mentre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito per discutere del lancio di martedì 4 ottobre di Pyongyang di un missile balistico a raggio intermedio sul Giappone, la Corea del Nord ha affermato in una dichiarazione che tali lanci erano "le giuste misure di contrasto dell'esercito popolare coreano all'escalation delle esercitazioni congiunte Corea del Sud-Stati Uniti le tensioni militari nella penisola coreana".

In particolare la Corea del Nord ha condannato gli Usa per il ridispiegamento della portaerei a propulsione nucleare Uss Ronald Reagan nelle acque a est della penisola coreana, definendo la mossa "una grave minaccia" alla stabilità dell'area". Gli Stati Uniti, infatti, hanno deciso di riportare la portaerei nella zona dal Giappone, dove si trovava dopo le esercitazioni trilaterali congiunte anti-sottomarino di settimana scorsa con Corea del Sud e Tokyo. La portaerei dovrebbe essere impiegata in un'altra esercitazione trilaterale nelle acque internazionali del Mare Orientale, o Mar del Giappone, nelle prossime ore. 

Da parte loro gli Usa hanno condannato il nuovo lancio di missili da parte della Corea del Nord, definendolo una violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e una minaccia alla comunità internazionale. Lo ha dichiarato in serata un portavoce del dipartimento di Stato, che però ha aggiunto che l'obiettivo è cercare un "approccio diplomatico". Per questo è stato lanciato un appello alla Corea del Nord perché si apra al dialogo.