Al fronte
Russia, chiamata al figlio di Peskov: "Devi partire". La reazione: ora si spiega tutto
Nikolai Peskov, figlio del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è stato vittima di uno scherzo di un attivista del team dell'oppositore russo Alexey Navalny, che, fingendosi funzionario dell'ufficio di leva, gli ha chiesto se si presenterà al fronte in Ucraina come previsto per i riservisti dalla "mobilitazione parziale" annunciata ieri 21 settembre da Vladimir Putin. E la risposta rivela molto del clima in Russia.
"Questo è il commissariato militare. Devi presentarti domani alle 10 per essere mobilitato", dice il collaboratore di Navalny. "Mi chiamo Peskov. Se non lo capisci, affronterò questo problema a un livello diverso", risponde il giovane. L'attivista fa finta di non capire: "Allora, possiamo iscriverti come volontario?". "Sicuramente no", ribatte Nikolai Peskov.
Il video dello scherzo sta facendo il giro del web scatenando l'ironia del popolo social. Ma contro la "mobilitazione parziale" annunciata da Putin per mandare 300mila uomini a combattere in Ucraina, ci sono proteste in tutte le più importanti città della Russia con centinaia di giovani arrestati. Al momento il bilancio è di 1410 persone finite in manette secondo la ong Ovd-info. La città con il maggior numero di fermi è Mosca, dove la polizia ha caricato sulle sue camionette 527 persone. A San Pietroburgo si registrano 480 fermi.