Soffiate dal Cremlino

Vladimir Putin, "dimissioni": la Russia sta per crollare, chi scarica lo zar

La guerra in Ucraina comncia a far scricchiolare la poltrona di Putin. Il leader russo sarebbe furibondo per gli scarsi risultati dell'offensiva. Gli ucraini giorno dopo giorno riconquistano posizioni e la leadership dello zar comincia ad essere sovrastata dalle ombre di un avvicendamento al potere. Le strade da percorrere per il presidente russo adesso sono due: la mobilitazione generale e l'introduzione della legge marziale.

Due atti che potrebbero far piombare il Paese in una guerra massiccia con il richiamo al fronte di una fetta di popolazione molto più ampia con un inevitabile malumore in tutto il Paese. E a rivelare i piani di Vladimir Putin sarebbe stato il canale Telegram Generall Svr: "Giovedì scorso, la Presidente della Banca Centrale della Federazione Russa, Elvira Nabiullina, è stata informata in via confidenziale che Putin intende dichiarare la mobilitazione parziale e la legge marziale in sette entità costituenti della Federazione Russa ed è stata invitata a prepararsi ad agire in 'nuove condizioni'".

E secondo le indiscrezioni che vengono fuori da Mosca sui canali Telegram, ci sarebbe un certo malcontento per l'ipotesi della mobilitazione generale con "reazioni indesiderabili nella coscienza pubblica". Insomma in Russia le cose non vanno per il verso giusto e a quanto pare all'interno del Paese qualche dissenso contro la linea dello zar comincia a sentirsi. Tanto che la stessa Nabiullina avrebbe minacciato, ancora una volta le dimissione.

E non solo: avrebbe anche ricordato a Putin come ai primi di marzo si era convinta a lavorare per stabilizzare la situazione finanziaria, ma di come all'epoca l'ipotesi di mobilitazione parziale né totale fosse all'ordine del giorno. E ancora, all'inizio di maggio aveva espresso il suo parere fortemente negativo sulla mobilitazione generale, temendo rovinose conseguenze per la Russia da un punto di vista economico e del tessuto sociale.