Siamo nel mirino
Lucio Caracciolo, la profezia: "Italia, la Taiwan del Mediterraneo", cosa rischiamo
L'Italia, con la sua posizione strategica, è diventato un boccone grosso, gustoso, disponibile per le superpotenze, Russia e Stati Uniti, che si stanno sfidando - chi come invasore, chi come fornitore di armi e tecnologie agli occupanti - a suon di cannonate nel cuore dell'Europa. "Siamo la Taiwan del Mediterraneo" scrive Lucio Caracciolo nel suo pezzo per La Stampa facendo il paragone con lo scontro tra Washington e Pechino sulle rotte dell’Indo-Pacifico. "Il centro di quel mare è Taiwan, del nostro l’Italia" dice il direttore di Limes spiegando che "Rispettate le proporzioni, la sfida scalena fra Stati Uniti, Cina e Russia si deciderà sul controllo dello Stretto di Taiwan e di quello di Sicilia. Perni delle rotte oceaniche che legano Cina e America via Eurafrica".
"Nel contesto bellico in espansione, visto dal mare", puntualizza Caracciolo, "il Belpaese è boccone grosso, gustoso, disponibile". E a questo proposito il direttore propone un piccolo esercizio che dovrebbe costringerci a guardare in faccia la realtà. Chiede infatti dove dovrebbe trovarsi sulla mappa dell’Euromediterraneo una potenza marittima che volesse dominarlo? La risposta è scontata: "In Italia, diamine!". Qual è questa potenza? "Risposta fino a ieri: l’America, dal 1945". "Risposta da oggi: l’America, se vorrà tenerla. I suoi avversari, altrimenti. Fuori e dentro l’Alleanza atlantica. Magari in coabitazione".