Tsunami
Joe Biden, "mai viste cifre così": dollaro, la tempesta perfetta che lo può far crollare
Il presidente Joe Biden riuscirà, forse, a far passare la legge che limita il possesso di armi negli Stati Uniti d'America. Ci prova da quando era vicepresidente su mandato di Obama. All'epoca non ci era riuscito, stavolta da comandante in capo potrebbe anche farcela, ma siamo pronti a scommettere che il gradimento degli americani nei suoi confronti non si sposterà di un decimale, rimarrà abbondantemente sotto il 40%. Ha continuato a scendere nonostante la guerra, nonostante il sostegno all'Ucraina che gli americani perlopiù condividono, anche se più d'uno ha cominciato a chiedersi perché mai gli Usa dovrebbero aiutare Kiev con cifre iperboliche spendendo finora il triplo dell'Europa quando quest'ultima dovrebbe certamente essere più preoccupata. E soprattutto, gli americani cominciano a chiedersi perché mai il loro governo dovrebbe spendere tutti quei soldi per un Paese lontano, mentre loro annaspano nelle ristrettezze dell'inflazione galoppante e della recessione ormai quasi certa.
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Il problema di Biden infatti non sono le armi e le stragi nelle scuole, che nessuno gli rinfaccia come avevano invece fatto con il suo predecessore; il problema non è la sua confusa politica estera, di cui gli americani notoriamente si interessano poco, né dunque tantomeno la guerra- basti dire che il 34% di loro non sa nemmeno localizzare l'Ucraina su una mappa. Il problema è l'inflazione a quasi il 9%, la più alta degli ultimi 40 anni. Il motivo della sua impopolarità sono i prezzi alle stelle nei supermercati, la benzina a 5 dollari al gallone (da 1 che era), gli stipendi che perdono potere d'acquisto. La Casa Bianca peraltro ha cercato di far passare il messaggio che la colpa dell'inflazione sia riconducibile a Putin e a tutto ciò che è seguito dopo l'invasione in Ucraina.
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Ma l'inflazione è iniziata prima della guerra: «L'inflazione Usa è stata fatta nei buoni vecchi Usa» ha detto Steve Hanke, professore del Johns Hopkins Institute, già consigliere economico di Reagan. Secondo l'attuale editorialista di Forbes, Biden (ma anche Trump prima di lui) «durante la pandemia ha speso soldi come un ubriaco e la Fed ha fatto funzionare le macchine da stampa per finanziare la follia delle spese». In poche parole, l'inflazione americana è dovuta alla più classica delle cause: l'eccessiva produzione di moneta, e in buona sostanza alle disastrose scelte finanziarie ed economiche di Bi den. Certo, le sanzioni alla Russia non hanno aiutato, ma anche in quelle, al netto dei presunti sacrifici che gli americani dovrebbero fare per aiutare Kiev, c'è lo zampino delle sue scelte sbagliate. Nel 2021 l'allora presidente appena insediato decise, in omaggio alla follia green, di fermare le trivellazioni sul suolo americano. E nel contempo ha permesso che le importazioni di petrolio dalla Russia raddoppiassero, raggiungendo 72,6 milioni di barili. Poi si è rimangiato tutto, trivellazioni e petrolio russo, ma era ormai tardi.