Il retroscena
Papa Francesco, ecco perché Ratzinger gli impedisce di dimettersi
Con le sue dimissioni Joseph Ratzinger ha impresso una svolta in Vaticano: "essere Papa" e "fare il Papa" da allora non sono più la stessa cosa. A differenza di Giovanni Paolo II, che seppur malatissimo, rifiutava di dimettersi perché "dalla croce non si scende" Benedetto XVI vedeva il suo essere Papa come un "servizio". Per questo quando non si sentì più in grado di svolgere la sua funzione rinunciò al ministero petrino. E diventò "Papa emerito".
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Ma attenzione, scrive La Stampa, perché rinunciare al proprio ruolo di Papa e poi farsi chiamare "Papa emerito" non ha senso. "Un Papa che si dimette da Papa non è più Papa, né emerito né di altro tipo", è semplicemente un "ex Papa". Insomma, Joseph Ratzinger avrebbe dovuto rinunciare all'abito bianco e ricominciare a vestirsi di nero o di rosso.
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Perché in questo modo, Benedetto XVI impedisce di fatto a Papa Francesco di dimettersi e di tornare ad essere soltanto Jorge Mario Bergoglio. Del resto, come potrebbero mai esserci nella chiesa ben due Papi emeriti affianco al nuovo Papa nella pienezza dei suoi poteri? Non si può fare. Non per come stanno adesso le cose. In Vaticano si creerebbe una situazione davvero imbarazzante. Tre papi nello stesso momento, vivi e presenti sono troppi. Quindi Papa Francesco ha davanti a sé due strade: o resterà Papa come Giovanni Paolo II (e non scenderà dalla croce) o se si vorrà dimettere, dovrà compiere un ulteriore passo in avanti rispetto a Ratzinger: dovrà rinunciare alla veste bianca e alla qualifica di "Papa emerito".