La ricostruzione
Incrociatore Moskva, l’operazione segreta dei russi per insabbiare i morti: “Traditi e lasciati affogare”
Emergono nuovi dettagli sull’incrociatore Moskva, la più grande nave da guerra russa affondata dai tempi della seconda guerra mondiale. Stando agli ultimi rapporti di intelligence, le forze del Cremlino hanno condotto segretamente una macabra operazione per rimuovere i morti dall’incrociatore. L’ammiraglia della flotta russa è stata affondata lo scorso 14 aprile da un attacco missilistico ucraino: ufficialmente Mosca ha riconosciuto soltanto una vittima, ma è ovvio che si tratta di un bilancio falso.
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Adesso l’intelligence ucraina ha reso noto che i russi hanno effettuato operazioni di salvataggio che hanno coinvolto sette navi e richiesto due settimane. “Hanno recuperato i corpi, rimosso tutto l’equipaggiamento e ripulito l’incrociatore”, ha dichiarato Vadym Skibitskyi, portavoce dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. “Hanno preso ciò che non doveva finire nelle mani di qualche Paese terzo”, ha aggiunto. La macabra operazione di recupero si inserisce tra le furenti polemiche scatenate dai parenti dell’equipaggio dell’incrociatore: l’accusa al Cremlino è di aver insabbiato quanto accaduto a molti marinai.
Dmitry Shkrebets è il padre di Yegor, un 20enne che ha perso la vita sulla Moskva: “Non ci sono stati tentativi di salvataggio. Gl ufficiali sono fuggiti dalla nave come topi, hanno abbandonato i marinai. Volete sapete perché non ci sono sopravvissuti gravemente feriti? Perché li hanno affondati insieme all’incrociatore. Non potevano rimorchiare la nave a Sebastopoli perché poi tutti si sarebbero resi conto di quello che era davvero successo. Questa è la spaventosa, terribile verità e troverò il modo di provarla. Le circostanze della morte dei nostri figli sono orrende: sono stati traditi e lasciati morire”.